Cospito trasferito all'ospedale San Paolo. Pesa 71 chili, a rischio edema cerebrale

Cronaca
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L'anarchico detenuto in regime di 41bis è stato visitato dal medico di parte nel carcere di Opera. Il consulente ha definito le condizioni "serie" ma ha anche detto che l'uomo "è determinato ad andare avanti con la protesta. È lucido e cammina sulle proprie gambe". Nel pomeriggio è stato trasferito al reparto di medicina penitenziaria della struttura nel capoluogo lombardo. Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine in un corteo a Milano

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Alfredo Cospito è stato trasferito dal centro clinico del carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano (TUTTE LE NOTIZIE SUL CASO COSPITO). Da quanto si è appreso da ambienti carcerari e giudiziari milanesi, per l'esponente anarchico, che si trova al 41 bis e che sta portando avanti lo sciopero della fame da quasi 4 mesi, si è reso necessario il ricovero ospedaliero in quanto, oltre al cibo, si rifiuta di assumere anche gli integratori. Cospito, da quanto si è appreso da fonti del Dap e giudiziarie, si trova in una delle camere riservate ai detenuti in 41 bis. Il trasferimento è stato disposto in via precauzionale su indicazione dei medici del centro clinico di Opera dove si trovava dallo scorso 30 gennaio. Da quanto si è appreso, le sue condizioni sono ritenute ancora stabili anche se si è preferito optare per il ricovero ospedaliero in quanto la sospensione anche degli integratori lo espone a grossi rischi di crisi cardiaca o edema celebrale. Il trasferimento disposto dal Dap dovrà essere formalmente ratificato dai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano. Intanto oggi una manifestazione di anarchici a Milano è sfociata in tafferugli con le forze dell'ordine e momenti di tensione.

Le condizioni di Cospito

In giornata era emerso che Cospito pesa 71 chili ed è a rischio di edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali, secondo il resoconto che il medico di parte ha riferito all'avvocato Flavio Rossi Albertini dopo la visita effettuata in carcere a Opera. L'anarchico, in base a quanto aggiunge il medico, "è determinato ad andare avanti con la protesta. È lucido e cammina sulle proprie gambe". Il consulente ha definito le condizioni "serie". "I parametri tengono - ha aggiunto - ma basta poco perchè la situazione precipiti senza dei segni particolari di allarme" preventivo. 

Il medico: "Importante debilitazione, non è un buon segno"

"Ho preso visione della cartella clinica, la situazione da un punto di vista fisico è di importante debilitazione ma è presente a se stesso, lucido e determinato". È quanto ha affermato ai microfoni della Rai Andrea Crosignani, medico scelto dalla difesa dell'anarchico Alfredo Cospito. "La debilitazione unita alla determinazione purtroppo non è un buon segno", ha aggiunto. "Alfredo mi sembra determinato ad andare avanti sulla sua protesta. Anche se ho cercato di convincerlo a riprendere il potassio per ridurre il rischio di queste aritmie", ha spiegato lo specialista. Il detenuto è "ancora in condizioni accettabili, ma Crosignani ha comunque parlato di una situazione preoccupante che può precipitare da un momento all'altro. "In questi casi la situazione precipita senza che ci siano dei segni particolari di allarme. Ho parlato con la cardiologa che mi ha segnalato un possibile rischio di aritmie fatali", ha detto il medico.

"Libertat Cospido", "Amnistia totale" e "Stato italiano omicida". Sono le scritte (nella foto gia' cancellate) ritrovate su un muro della facciata del Consolato generale italiano a Barcellona preso di mira da atti di vandalismo, 28 gennaio 2023.
ANSA/Marta Perez

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Il ministro Nordio: "Cospito usa il corpo come un'arma"

Il 10 febbraio il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto l'istanza di revoca del 41-bis nei confronti di Alfredo Cospito. Nordio ritiene la forma di protesta tutt'altro che non violenta. Uno sciopero della fame studiato "per finalità ideologiche", ha detto, un corpo utilizzato "come un'arma" per "orientare le iniziative di lotta della galassia anarco-insurrezionalista". Il provvedimento riduce sempre più le possibilità da parte dell'anarchico, in sciopero della fame da oltre 110 giorni, di lasciare il carcere duro. La speranza della difesa è riposta nella decisione che prenderà la Cassazione il prossimo 24 febbraio anche se, l'avvocato Flavio Rossi Albertini, teme il rischio che Cospito non arrivi vivo a quella data. Da giorni, l'anarchico ha deciso di non assumere neanche più gli integratori.

Informativa urgente sul caso Cospito del Ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Camera dei Deputati
Roma, 01 febbraio 2023. 
ANSA/FABIO CIMAGLIA

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