Il benzinaio di Trani, star sui social: "Sono il primo che non mette il gasolio qui"

Cronaca
Piero Ancona

Piero Ancona

Al distributore di via Malcangi, nel centro della città, benzina e gasolio arrivano a costare anche 50 centesimi più che altrove. “I prezzi li decide la società”, si difende il gestore, che ammette, per la propria auto, di andare a rifornirsi altrove. Virale sui social una sua intervista a una tv locale 

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Per tutti, ormai, è il benzinaio più caro d’Italia, una celebrità sui social, dove una sua intervista ha totalizzato qualcosa come 3 milioni di visualizzazioni. Si chiama Alfonso Centrone, e da 30 anni gestisce con la famiglia un distributore in via Malcangi, nel centro della città. Qui, un litro di benzina costa attualmente 2,29 euro, per il gasolio bisogna invece sborsare 10 centesimi in più. Per i pochissimi che non hanno questo “problema”, siamo circa 50 centesimi oltre il prezzo medio nazionale.

"Sono il primo che non fa benzina qui"

A scovare il signor Centrone, nei giorni scorsi, l’inviato de “Il graffio”, trasmissione di Telenorba; ci ha pensato poi una utente di TikTok, condividendo l’intervista andata in onda, a farla diventare virale. A dir poco esilarante il passaggio nel quale Alfonso Centrone, nel riconoscere la “sproporzione” dei prezzi applicati dal suo distributore, ammette: “Sono il primo che non fa benzina qui, non sono stupido, non posso fare gasolio alla mia macchina a quel prezzo”. Alla domanda, inevitabile, sul perché di queste tariffe, Centrone poi replica che “il prezzo lo impone la compagnia, il mio margine è di 3 centesimi, anche se dovesse arrivare a 50 euro al litro”.

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Prezzi più alti anche rispetto a distributori della stessa compagnia

Eppure, basta farsi un giro in città, o consultare uno dei tanti siti aggiornati, per rendersi conto di come quella stessa compagnia imponga invece agli altri suoi distributori un prezzo in linea con la media nazionale. Un mistero che neppure lo stesso Centrone riesce a chiarire, sostenendo di aver avuto problemi, negli ultimi tempi, a mettersi in contatto con la direzione. Sta di fatto che il distributore di via Malcangi, a Trani, è destinato a rimanere pressoché inoperoso. A rifornirsi dal benzinaio più caro d’Italia, ormai, sono soltanto i dipendenti di un paio di enti convenzionati.

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