
Andrea Silvestrone morto con i figli sulla A14, lutto a Montesilvano: "Amava la vita"
Sotto choc la comunità abruzzese dopo l’incidente in cui hanno perso la vita il 49enne tennista disabile e due dei suoi tre figli (un 14enne e la sorella di 8 anni). Nel piccolo comune alle porte di Pescara il sindaco ha proclamato il lutto cittadino: “Non ci sono parole per descrivere il dolore e la profonda tristezza che mi attanagliano in queste ore”

Un paese in lutto, un'intera comunità ancora sotto choc. La morte di Andrea Silvestrone, 49 anni, e dei suoi figli di 14 e 8 anni, ha gettato nel dolore Montesilvano, piccolo comune alle porte di Pescara. I tre sono morti nello schianto avvenuto ieri, sabato 4 febbraio, sull'autostrada A14 all'altezza di Grottammare, nelle Marche. L'auto sulla quale viaggiavano si è scontrata frontalmente con un tir
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Nell'impatto è rimasto ferito gravemente un terzo figlio di Andrea Silvestrone (nella foto), 12 anni, trasportato e ricoverato all'ospedale di Torrette ad Ancona. Dopo l'incidente, avvenuto poco prima delle 11, uno scenario di rottami e morte: illeso il conducente del mezzo pesante
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La notizia ha gettato nel dolore un'intera comunità. Andrea Silvestrone era infatti molto conosciuto e benvoluto a Montesilvano. Nel 2006, quando aveva 33 anni, ci fu la diagnosi: sclerosi multipla. Poi, nel 2018, la scoperta di un'altra malattia, una patologia rara, che pure aveva contribuito a immobilizzarlo. Prima le stampelle, poi la carrozzina. Ma non si era mai arreso: aveva continuato a coltivare le sue passioni, a partire dalla musica, e a praticare sport, tanto da diventare un campione del tennis in carrozzina e sognare di partecipare alle paralimpiadi
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La vita di Andrea Silvestrone si è però interrotta sulla A14. "Quando aveva saputo della malattia si era confidato con me", racconta commosso l'amico Claudio Ferrante, presidente dell'associazione Carrozzine Determinate Abruzzo. "Immediatamente - dice - aveva visto il lato positivo della vita. Io gli diedi una carrozzina e lui fu straordinario. Non ebbe un rifiuto, ma imparò subito ad assaporare quella percezione di libertà che la carrozzina ti dà quando sei impossibilitato a muoverti. Un uomo felice e innamorato della vita. Un uomo coraggioso"

"Sei stato un campione, di sport e di vita, hai lasciato un segno indelebile nell'esistenza di tutti coloro che hanno incrociato i tuoi sguardi e le tue parole", afferma il sindaco di Pescara, Carlo Masci

Domenica 5 febbraio è stato indetto il lutto cittadino. Autostrade per l'Italia, ha espresso "profondo cordoglio ai familiari delle vittime e vicinanza alla comunità". I parlamentari del Pd Manzi e Curti, tra le autorità a testimoniare vicinanza alla famiglia delle vittime, ricordano i "lavori che sul tratto autostradale non arrivano mai alla fine, con pericoli e disagi crescenti per gli automobilisti"