Secondo fonti qualificate il documento conterrebbe dei riferimenti alla necessità di monitorare costantemente le condizioni di salute del detenuto. Il Guardasigilli dovrà ora esprimersi. Il difensore dell'anarchico: "Situazione critica, non c'è più tempo". Meloni: "Sparò ancora dopo che ebbe grazia nel 1991". Scontro in Parlamento sul caso Donzelli-Delmastro. Le opposizioni chiedono le dimissioni dei due esponenti di FdI. Nordio: documento non coperto da segreto
Il procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo, ha dato parere contrario al ministero della Giustizia sulla revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito. Lo si apprende da fonti qualificate, secondo le quali il documento conterrebbe dei riferimenti alla necessità di monitorare costantemente le condizioni di salute del detenuto. Ha invece una conclusione aperta, che si affida alle valutazioni dell'autorità politica, il parere consegnato dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo al ministro Nordio: l'anarchico può restare al 41 bis oppure tornare al regime di alta sicurezza, con tutte però le dovute cautele. Sulla richiesta di revoca del carcere duro ora tocca proprio a Nordio sciogliere la riserva, mentre il detenuto, nell'ex centro clinico del carcere milanese di Opera, dove è assistito 'ad horas' e dove va avanti con lo sciopero della fame, confida a chi è andato a trovarlo di "voler vivere" ma anche di "non sentirsela di condannare gli attacchi anarchici" che stanno infuocando il clima in Italia e in Europa (CHI È COSPITO - CHI SONO GLI ANARCHICI).
La posizione del governo
E potrebbe già arrivare nelle prossime ore, ma più realisticamente non prima di domani, la decisione del Guardasigilli sulla condizione carceraria dell'ideologo della Fai con cui da 105 giorni è in corso un braccio di ferro. Con il ministro che lascia intendere di non voler arretrare perché, come ha riferito alla Camera, "apriremmo una diga a tutta una serie di pressioni da parte di detenuti che si trovano nello stesso stato" se le sue condizioni di salute salute" finissero "per essere un condizionamento nell'allentamento del 41bis". E sul caso interviene anche il premier Giorgia Meloni: "Una cosa interessante che non si è notata: Cospito nel 1991, già in carcere, decise di fare lo sciopero della fame, e venne graziato. Lo Stato lo ha graziato ed è andato a sparare a della gente. Non stiamo parlando di una vittima, per come la vedo io. È possibile che oggi ritenga che tornando a fare lo sciopero della fame, potrebbe...".
Difesa Cospito: "Situazione critica, non c'è più tempo"
"La situazione è estremamente critica. Attendiamo le determinazioni ma qualcuno faccia sapere in tempi rapidi ad Alfredo Cospito se il provvedimento verrà revocato. Non c'è più tempo", dice intanto l'avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore dell'anarchico. Cospito oggi "l'ho trovato come una persona che non si alimenta da 105 giorni - ha concluso - è un uomo provato da questo lungo sciopero". "Il fatto vero è che sta facendo un sacrificio in primo luogo per lui e per la sua vita", ma il 41bis "è una morte lenta, ed essendo lui un animale politico lo fa anche per le oltre 700 persone al 41bis e per i 1500 condannati all'ergastolo ostativo che moriranno in carcere", ha aggiunto.
Anticipata al 24 febbraio udienza in cassazione
"È accaduto un fatto molto singolare", ricorda poi l'avvocato: Alfredo Cospito "aveva predisposto uno scritto da inviare alle autorità che possono riceverli per vigilare contro la tortura, contro i trattamenti inumani e degradanti. Questo foglio contenuto in un block notes gli è stato sottratto, trattenuto, sequestrato da parte del nuovo istituto di Opera. Gli hanno, inoltre, sottratto i libri che provenivano dal carcere di Bancali e quindi non ha più niente da leggere e tanto meno da scrivere". Cospito, ha aggiunto il legale, è in un "gruppo di 'socialità' composto da tre persone con grandi problemi di salute e quindi è sostanzialmente da solo, 24 ore su 24 relegato all'interno della cella". Intanto, è stata anticipata al 24 febbraio l'udienza in Cassazione sull'istanza presentata dal difensore dopo il no al reclamo contro il 41 bis dichiarato da Tribunale di Sorveglianza di Roma.
Cospito: non c'è differenza tra Sassari e Opera
"Alfredo Cospito dice che non c'è differenza tra Sassari e Opera al momento per i suoi bisogni", ha riferito il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali, Michele Usuelli, che ieri ha visitato il carcere milanese dove è recluso al 41bis Cospito. "Abbiamo parlato in piedi per mezz'ora, una sbarra ci divideva. Era vigile, reattivo e respirava bene: è in grado di sostenere un dialogo anche con passaggi complicati", ha spiegato Usuelli. "La carenza di cibo - ha sottolineato il consigliere - non gli fa perdere la lucidità mentale. È focalizzato sulla battaglia per un 41bis più umano, tanto che ci teneva a specificare che ha paura che gli altri detenuti possano pensare che riceva trattamenti di favore in quanto noto".
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La tensione politca sul caso cresce, anche sulla scia delle affermazioni del deputato di Fdi Giovanni Donzelli in aula sulle intercettazioni ambientali del Dap tra esponenti della 'ndrangheta e della camorra e Cospito. C'è "una sola via d'uscita" su quanto accaduto: "le dimissioni dal ruolo di vicepresidente del Copasir di Donzelli e le dimissioni con revoca delle deleghe di Delmastro da sottosegretario, per giunta con delega al Dap", afferma la capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani. Ma il ministero della Giustizia, in un comunicato stampa, sottolinea: "La natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati". "La rilevata apposizione della dicitura "limitata divulgazione", presente sulla nota di trasmissione della scheda, rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classifiche di segretezza, disciplinate dalla legge 124/07 e dai Dpcm di attuazione ed esclude che la trasmissione sia assimilabile ad un atto classificato, trattandosi di una mera prassi amministrativa interna in uso al Dap a partire dall'anno 2019, non disciplinata a livello di normazione primaria". "Tutta la documentazione idonea a spiegare queste conclusioni sarà illustrata in dettaglio, quando le Camere riterranno opportuno", viene sottolineato.
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Ilaria Cucchi domani in visita a Opera
Intanto, domani, 3 febbraio, alle 12, la senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi effettuerà una visita ispettiva proprio nella casa di reclusione di Opera, L'obiettivo: verificare le condizioni di salute di Alfredo Cospito, come si apprende da fonti interne al gruppo.
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Telefonata al Carlino annuncia attentato a Bologna
Emerge intanto una telefonata anonima arrivata martedì 31 gennaio alla portineria de Il Resto del Carlino di Bologna: "A Bologna ci sarà un grave attentato, in relazione ai fatti di Cospito". A riportare la notizia è il Qn e l'edizione bolognese del quotidiano. La Digos è intervenuta subito in via Mattei, per ascoltare l'addetto che ha preso la chiamata. E adesso sono in corso le indagini, per risalire al luogo da cui è partita.
Imbrattato con scritte Ponte Costituzione a Venezia
Una frase a favore di Cospito è stata scritta da attivisti presumibilmente anarchici sul Ponte della Costituzione a Venezia. L'atto vandalico ha interessato le vetrate corrimano del quarto ponte sul Canal Grande disegnato dall'architetto catalano Santiago Calatrava che collega Piazzale Roma con la Santa Lucia. Come riferisce 'Il Gazzettino' la scritta 'Cospito libero' è stata subito ripulita ed in 40 minuti tutto è stato cancellata.
Alla Sapienza studenti occupano facoltà di Lettere
"Lettere occupata. Al fianco di Alfredo, contro il 41bis". Questo invece lo striscione esposto sulla facciata della facoltà di Lettere della Sapienza, al termine dell'assemblea in solidarietà all'anarchico. Contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo, gli studenti hanno annunciato che occuperanno la facoltà.