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Rapinata villa di Saturnino De Cecco, moglie e figlia chiuse in cucina

Cronaca

Malviventi in azione nell'abitazione di Montesilvano Marina del membro della famiglia proprietaria del celebre pastificio. Stando alle prime informazioni, il colpo è stato compiuto da quattro o cinque persone, con il volto travisato e probabilmente armati. Hanno costretto l'imprenditore ad aprire la cassaforte e a farsi consegnare orologi di pregio e gioielli

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Rapina nella villa di Saturnino De Cecco, membro della famiglia proprietaria del pastificio. In azione, nella serata di ieri 23 gennaio, quattro o cinque malviventi con il volto travisato e probabilmente armati che, entrati nell'abitazione, nella zona collinare di Montesilvano Marina in provincia di Pescara, hanno chiuso moglie e figlia dell'imprenditore in cucina ed hanno costretto l'uomo ad aprire la cassaforte, per poi impossessarsi di gioielli e orologi di pregio. I rapinatori sono poi fuggiti con il bottino. I malviventi, secondo le testimonianze, sarebbero stranieri. Indagini in corso da parte dei Carabinieri. 

L'imprenditore: "Rapina durata quasi 40 minuti"

"Un momento traumatico. Quando ti entrano in casa e ti sequestrano la famiglia è grave. Bisogna mantenere la calma, seguire le indicazioni ed essere il più accondiscendente possibile. Che è quello che poi ho fatto. Sono stato molto calmo e per fortuna è andata bene", ha detto Saturnino De Cecco uscendo dal Comando dei Carabinieri di Montesilvano insieme alla moglie Sheila D'Isidori. L'imprenditore ha raccontato ai cronisti gli istanti della rapina in villa di "quasi 40 minuti" di cui è stato vittima. "Abbiamo avuto la fortuna che quando la situazione stava precipitando è scattato l'allarme - ha specificato la donna - Si sono spaventati e sono scappati. Ma non era quella l'intenzione. Sarebbero rimasti ancora. Avevano già preso tutto, ma volevano e chiedevano altro".

"Mi colpivano al volto"

"Pensavano di trovare di più - ha aggiunto De Cecco- ma io gli avevo dato qualsiasi cosa. Si cerca di salvaguardare la famiglia. Il mio obiettivo più importante era quello. Siamo stati fortunati, perché era partita molto male. Erano armati di coltello. Minacciavano di avere delle pistole, ma non le abbiamo viste. Quando qualcosa non gli piaceva mi colpivano".L'impreditore ha infatti riferito di essere stato colpito al volto, precisando di non aver capito se con degli oggetti o a mani nude. 

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Saturnino De Cecco ha lasciato l'azienda di famiglia nel 2020, ma resta azionista

Saturnino De Cecco si era dimesso dall'azienda di famiglia all'inizio del 2020 nella qualità di vicepresidente, pur rimanendo tra gli azionisti di riferimento terza industria al mondo produttrice di pasta con un fatturato 2021 di oltre 500 mln di euro, due stabilimenti in Abruzzo (Ortona e Fara S.Martino) e sei sedi commerciali nel mondo. In passato era stato anche amministratore delegato con gli altri cugini della famiglia. Attualmente a lui fa capo la OverFly, una azienda di elicotteri executive attiva da oltre dieci anni, e lui stesso pilota i mezzi: la OverFly, che ha sette elicotteri, gestisce viaggi e trasferimenti con sede a Pescara.

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