“Per favore - si legge nello scritto - aiuta questo gatto. Non per colpa sua, non posso più prendermi cura di lui. È un gatto da casa che è stato molto amato. Mi dispiace così tanto. Il mio amore è spezzato per lasciarlo con te”
Un gatto in un trasportino, una banconota da 50 euro e un biglietto, scritto a mano. Singolare scoperta quella fatta giovedì, davanti all’ingresso del rifugio San Francesco a Presina di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova. “Per favore, aiuta questo gatto. Non per colpa sua, non posso più prendermi cura di lui. È un gatto da casa che è stato molto amato. Mi dispiace così tanto. Il mio amore è spezzato per lasciarlo con te”.
Il commento
Un animale tranquillo, abituato a vivere in casa e trattato bene. Ma non può restare nella struttura nel Padovano che, di fatto, è un canile e non un gattile. “L’azione dei volontari – ha commentato Giovanni Tonelotto, presidente della Lega nazionale per difesa del cane sezione Alta Padovana, che gestisce il rifugio - per loro assoluta disponibilità personale, si rivolge ai gatti solo ed esclusivamente nel caso siano feriti”. Quindi, ha aggiunto, il felino “può quindi essere adottato da chi lo desiderasse. Invitiamo chi ce l’ha lasciato a contattarci perché abbiamo bisogno di altre informazioni”.
approfondimento
I gatti più intelligenti, dagli Abissini ai Bobtail giapponesi. FOTO
"Gesto di affetto"
“E’ evidente che la persona lo ha fatto per una situazione che definiamo sociale, gesto di affetto certamente e piuttosto che averlo abbandonato o ancora peggio eliminato, ha pensato di lasciarlo qui - ha detto ancora Tonelotto-. Ma si è comportato vilmente. Avrebbe potuto chiamare il personale, spiegare la situazione, darci informazioni utili per accudire il gatto. Già sapere come si chiama sarebbe importante, e poi ha problemi di salute o altre necessità? Assicuriamo sempre la massima riservatezza. Lo abbiamo dovuto portare dal veterinario per una visita generale, ovviamente intervento pagato e così la somma donata è già stata spesa”.