Tre di loro sono stati accompagnati in Questura. Lo ha segnalato la Polizia di Stato, intervenuta in Piazza Affari. "L'azione non violenta coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario" hanno spiegato gli attivisti. Il ministro dell'Interno: "Tavolo aperto con Nordio"
Alcuni giovani attivisti di “Ultima Generazione” hanno imbrattato questa mattina, a Milano, in piazza Affari, la celebre scultura denominata “L.O.V.E”, opera di Maurizio Cattelan comunemente nota come “Il Dito”. Tre di loro sono stati accompagnati in Questura. Lo ha segnalato la Polizia di Stato, intervenuta sul posto, al lavoro per coordinare con l'autorità giudiziaria i provvedimenti da intraprendere. L'opera è stata subito dopo ripulita.
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha commentato in un'intervista a 'Zona Bianca' su Mediaset - di cui è stata fornita un'anticipazione - l'ultimo blitz degli attivisti: "Abbiamo un tavolo aperto con il ministro Nordio per una riflessione sulla necessità di interventi normativi che, sia con strumenti penali che di sicurezza, possano tenere conto di queste situazioni che ultimamente si sono affacciate nella nostra realtà. Sarà quello il luogo dove faremo le giuste considerazioni", ha detto.
L’opera imbrattata con vernice arancione
Gli attivisti, in particolare, hanno imbrattato il basamento scultura con vernice arancione lavabile e hanno esposto lo striscione "Stop sussidi al fossile". Lo ha poi confermato lo stesso movimento, attraverso una nota, accompagnata da foto e video, sui motivi del gesto. "L'azione non violenta coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario: la scultura rappresenta una mano atteggiata al saluto romano, 'mutilata' di tutte le sue dita, fuorché' il medio, posizionata in Piazza degli Affari, di fronte al palazzo della Borsa".
Le spiegazioni degli attivisti
Con questa azione, scrivono ancora gli attivsti, “proprio nella settimana in cui in Germania si tenta di sgomberare il villaggio di Lutzerath per espandere una miniera di carbone della multinazionale tedesca Rwe finanziata anche da Intesa San Paolo e Unicredit, Ultima Generazione vuole richiamare l'attenzione su come le scelte dei decisori politici e finanziari siano ancora lontane da un'ottica di sostenibilità e da una giusta visione di futuro". L’intento, nello specifico, è quello di mandare “un messaggio chiaro: questo è un luogo simbolo dell'indifferenza rispetto al collasso climatico ed ecologico, qui si muovono molti soldi che vanno alle industrie del fossile". In base a quanto riferito, ancora, “quando capisci che la tua auto sta andando a schiantarsi e chi è alla guida non se ne sta preoccupando a un certo punto ti attivi. Arriva il momento in cui ognuno a bordo deve assumersi la responsabilità del futuro di tutti e noi stiamo vivendo questo punto di rottura".
L'opera ripulita
Una volta terminato l'atto dimostrativo degli attivisti, l'area intorno alla statua è stata isolata e "Il Dito" è stato prontamente ripulito grazie all'intervento degli operatori ecologici e della Polizia.