"Si tratta di un risultato importante - sottolinea Coldiretti - non solo sulle piste da sci ma sull'intero indotto delle vacanze in montagna, dall'attività dei rifugi e degli agriturismi in alta quota"
Tornano le vacanze sulla neve per quattro milioni e mezzo gli italiani che hanno approfittato del lungo ponte dell'Immacolata per passare qualche giorno in montagna. Lo afferma la Coldiretti, in occasione della Giornata internazionale della montagna istituita dall'Onu e che si celebra oggi. "Si tratta di un risultato importante - sottolinea Coldiretti - non solo sulle piste da sci ma sull'intero indotto delle vacanze in montagna, dall'attività dei rifugi e degli agriturismi”. L'economia che ruota intorno al turismo invernale secondo Coldiretti ha un valore stimato prima dell’emergenza Covid tra i 10 e i 12 miliardi di euro all'anno.
Coldiretti: la montagna rischia l’abbandono
Sono circa 420mila gli italiani che hanno scelto di trascorrere il ponte dell'Immacolata in agriturismo all'insegna della buona tavola. In Italia secondo Terranostra e Campagna Amica operano oltre 7.500 agriturismi situati in alta quota. La montagna copre il 35% del territorio nazionale ma secondo Coldiretti "rischia l'abbandono” per le difficoltà che hanno costretto centinaia di migliaia di aziende agricole a chiudere i battenti. Si corre anche il rischio di uno spopolamento della montagna dalla presenza degli allevamenti che hanno garantito fino ad ora biodiversità, ambiente e equilibrio socio-economico delle aree più sensibili del Paese. “Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere l'abbandono e il degrado spesso da intere generazioni" conclude Coldiretti.