Economia
Bonus edilizi: detrazione aumenta per edifici danneggiati da sisma
Mentre si discute sul futuro del Superbonus, la norma in vigore prevede un’agevolazione maggiore per i lavori su edifici colpiti da terremoti: “I limiti delle spese ammesse sono aumentati del 50% per interventi di ricostruzione riguardanti i fabbricati danneggiati dal sisma”. Per gli interventi nei Comuni colpiti da terremoti dopo l’1 aprile 2009 e nei quali è stato dichiarato lo stato d'emergenza, la detrazione è al 110% fino al 2025, ma “spetta per l'importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione”
Negli ultimi anni sono stati diversi i bonus, le detrazioni e le agevolazioni introdotti per incentivare la riqualificazione - anche energetica - del patrimonio edilizio italiano. Alcune di queste misure sono state prorogate per il prossimo anno, altre verranno cancellate, altre ancora hanno un futuro incerto. Tra le agevolazioni edilizie di cui più si discute c’è il Superbonus 110%. Ne esistono anche una versione definita “Superbonus rafforzato” e un’altra definita “Superbonus combinato”: vediamo cosa sono
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale che prevede una detrazione del 110% per le spese che riguardano i lavori effettuati sugli edifici al fine di migliorarne l’efficienza energetica e per diminuire il rischio sismico. Questo bonus è stato prorogato fino al 2025, ma con le aliquote progressivamente ridotte: 110% per tutto il 2023, scende al 70% per il 2024 e al 65% entro il 2025. Modificata anche la platea. Nuove variazioni, comunque, potrebbero interessare la misura dopo le elezioni del 25 settembre
Il Superbonus vale anche per i lavori su edifici danneggiati da eventi sismici. Anzi, in alcuni casi l’agevolazione è anche maggiore. È stato introdotto, infatti, un “Superbonus rafforzato”. Come spiega l’Agenzia delle Entrate, prevede che i “limiti delle spese ammesse al Superbonus sono aumentati del 50% per gli interventi di ricostruzione riguardanti i fabbricati danneggiati dal sisma”. In questo caso, “il Superbonus è alternativo al contributo per la ricostruzione” e “gli incentivi possono essere fruiti per tutte le spese relative a fabbricati danneggiati”