Raggiunti i 173 centimetri sul medio mare in Adriatico, ma l'ingresso in funzione delle paratie ha evitato l'allagamento dell''82% della città storica. Il ministro Salvini: "Marea più alta da 50 anni, evitata la catastrofe"
Complice l'ondata di maltempo, anche oggi l'acqua alta a Venezia ha raggiunto i 173 centimetri sul medio mare in Adriatico, ma è stata fermata con successo dalle paratie del Mose, in funzione dalle 2 del mattino, sulle tre bocche di porto. In laguna sono stati registrati, alla Punta della Dogana della Salute, solo 62 centimetri di marea. Senza il Mose l'82% della città storica sarebbe stato allagato.
Previsto un ulteriore innalzamento dell'acqua
Le previsioni davano un picco di 170 centimetri, il terzo per gravità dopo le maree del 4 novembre 1966 (194) e del 12 novembre 2019 (187). Il Centro maree del Comune sta monitorando la situazione: il cambiamento del vento da Sud a Nord, dopo la stasi attuale nelle prossime ore, potrebbe portare, invece che a un abbassamento, a un ulteriore innalzamento del livello dell'acqua in Adriatico. La marea è prevista su livelli eccezionali anche nei prossimi giorni.
Mose alzato fino a stanotte
Il Mose resterà alzato almeno fino all'una di notte. L'Ufficio maree del Comune di Venezia ha annunciato che le paratoie mobili saranno nuovamente rialzate alle 6.30 di domani, in vista del picco di 145 centimetri previsto per le 10:30. Il medesimo livello è atteso per le 10:10 di dopodomani, 24 novembre. Per questo, anche per i prossimi giorni è prevista l'attivazione del sistema di dighe mobili nelle prime ore del mattino.
"Senza Mose Venezia sarebbe stata sommersa"
"Il Mose sta fronteggiando la marea più alta da 50 anni, senza quelle barriere Venezia sarebbe sommersa in maniera catastrofica", ha detto il vicepremier Matteo Salvini, parlando in conferenza stampa sulla manovra. "Nonostante i signor no quelle barriere stanno salvando un patrimonio dell'umanità". La marea attuale, ha aggiunto Salvini, "è peggio della grande marea di tre anni fa".