Dopo quelli a Napoli e Cagliari, la multinazionale della consulenza annuncia la creazione di due nuovi hub meridionali pensati per reclutare giovani eccellenze del territorio da formare in settori all’avanguardia come sanità digitale, cloud e cybersecurity. L’ultimo passo di un piano di sviluppo più ampio che in tre anni promette di dare lavoro a oltre 5mila persone
Accenture rafforza la propria presenza nel Sud Italia aprendo a Bari e a Cosenza altri due poli di competenze specialistiche per le professioni del futuro. Dalla sanità digitale alla sostenibilità, passando per il cloud e la cybersecurity, tanti sono gli ambiti strategici in cui la multinazionale della consulenza promette di rafforzarsi attingendo ai talenti del territorio. Uno sforzo che, insieme a quelli analoghi già compiuti a Napoli e Cagliari, porterà il gruppo ad assumere oltre 5mila professionisti nei prossimi tre anni.
Il progetto
Come si legge in un comunicato diffuso dalla multinazionale, i due hub hanno l'obiettivo di generare occupazione qualificata, favorendo anche il “rientro a casa” dei talenti del Mezzogiorno e migliorando l’occupazione di giovani e donne attraverso la leva delle professioni digitali. Gli ambiti strategici interessati dal progetto sono molteplici, dalla sanità high tech alla sostenibilità ambientale, passando per analisi dati, sicurezza informatica e cloud computing. Nelle intenzioni della compagnia i nuovi siti produrranno 2.500 assunzioni nei prossimi tre anni, portando a un totale di 5mila addetti l’organico “meridionale” dell’azienda. Accenture, che opera in Italia da 60 anni e conta 20mila dipendenti nel Paese, vanta proprio al Sud una percentuale di impiegati donne pari al 40% e di under 35 pari al 60%.
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“Italia centrale”
"Nonostante l'attuale contesto preannunci un 2023 incerto continueremo a sostenere la crescita del Paese e ad accompagnare le organizzazioni nei loro percorsi trasformativi e di valorizzazione del capitale umano”. Lo ha detto Mauro Macchi, amministratore delegato di Accenture Italia. “Con questo ulteriore investimento confermiamo la centralità della Penisola rafforzando ulteriormente la nostra presenza al Sud”, ha aggiunto il dirigente. Che ha concluso: “L'apertura dei due poli di Bari e Cosenza e la sinergia con i centri di Napoli e Cagliari favoriranno l'avvicinamento dei giovani a percorsi formativi specializzati e contribuiranno a colmare il gap di competenze necessario per far crescere il quoziente digitale dei territori, favorire l'inclusione e recuperare competitività economica e sociale".