La mappa criminale delle baby gang a Milano

Cronaca

Alessandra Del Mondo

©IPA/Fotogramma

Sedici gruppi di giovani, molti minorenni, seminano terrore e risse nelle zone della movida. I carabinieri della compagnia Duomo sono riusciti a fotografare una mappa di queste bande: hanno disegnato un identikit preciso di ogni gruppo, la loro composizione, i leader, le specialità, i nickname sui social, quartiere per quartiere

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C’è la Gang di Ripamonti, la Z4, la banda K.0., o anche quelli che scelgono il nome del quartiere o il numero del codice di avviamento postale. Un modo per marcare il territorio, per dire qui. A via Padova, ad esempio, sono conosciuti come i “20127”. Sono alcune delle 16 baby gang che da mesi seminano terrore a Milano. I carabinieri della compagnia Duomo guidati dal Comandante Gabriele Lombardo sono riusciti a fotografare una mappa criminale di queste bande con l’aiuto della Procura per i minorenni. Hanno disegnato un identikit preciso di ogni gruppo, la loro composizione, i leader, le specialità, i nickname sui social. Chi sono. Come si muovono. Quartiere per quartiere. Dalla periferia al centro. Protagonisti di scorribande da una parte all’altra della città. Da piazza Mercanti alla Darsena, passando per le colonne di San Lorenzo fino a corso Como, zona della movida milanese. Girano in branco, cappucci neri, giubbotti firmati e hanno una caratteristica comune sono giovanissimi, molto spesso minorenni. Ogni pretesto è buono per scatenare una rissa. Basta un parola di troppo, un commento sbagliato.

La violenza sui social

Tra corso Lodi e Città Studi ci sono quelli della Z4 specializzati nelle aggressioni ai coetanei. Zona San Siro ci sono i Z7zoo che inneggiano ai gangstarap americani. Dal lunedì al venerdì presidiano il loro quartiere ma nel weekend si spostano in centro per affermare la propria supremazia sulle altre bande. A colpi di aggressioni, risse, rapine, danneggiamenti. Tutto viene immortalato e finisce sui social, da Instagram a Tik Tok fornendo materiale investigativo a chi indaga.

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Il caso del trapper Baby Gang

Come il trapper Baby Gang, arrestato nell’ultima operazione del 7 ottobre per aver partecipato ad una rissa in corso Como lo scorso luglio. Rissa finita con due giovani gambizzati. Baby Gang, 21 anni, di origini marocchine, nato e cresciuto a Lecco, vanta 1 milione di follower su Instagram e più di 1 milione di visualizzazioni su YouTube. Secondo gli investigatori appartiene al banda di piazza Prealpi insieme all’altro trapper noto con il nome d’arte Simba la Rue. Un fenomeno dilagante e particolarmente preoccupante per chi indaga.  Anche se non si tratta di criminali professionisti, sono gruppi che fondano la loro forza sull’omertà e sulla fedeltà. Una forma di affiliazione che li rende socialmente pericolosi.

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