Pub di Livorno: “Niente soldi da chi ha votato Meloni". Il post diventa virale
CronacaHa acceso il dibattito in città, dopo l'esito del voto, il post pubblicato su Facebook dal “La bua dell'orate”. “La nostra idea è che chiunque entri nel pub deve sentirsi a casa, a proprio agio, e io in questo Paese da domenica sera non mi sento a mio agio, perché a capo del Paese ci sarà una persona che discrimina le persone per sesso, orientamento sessuale e colore della pelle”, ha detto la titolare del locale
“Noi i soldi di chi l'ha votata”, in riferimento a Giorgia Meloni, “non si vogliono. Siete gentilmente pregati di essere coerenti con il vostro voto e di non frequentare più il nostro baretto di invertite/deviate”. Questo il messaggio, pubblicato su Facebook subito dopo gli esiti elettorali, dal pub “La bua dell'orate” di Livorno.
Il pensiero della titolare del locale
Il messaggio, come ha segnalato anche l'edizione locale de “Il Tirreno”, è ben presto diventato virale in città, scatenando il dibattito. “Sapevo che la destra era molto favorita, ma fino all'ultimo speravo in un risultato diverso”, ha riferito Romina Matarazzo, proprietaria del locale. “Si tratta dell'Abc, dei diritti che ogni persona si merita di avere: con questo voto siamo tornati indietro dopo tanti anni di lotte e diritti conquistati”, ha aggiunto. "Sono omossessuale e da domenica sera sto male al pensiero di avere al comando del Paese un'omofoba. Non voglio che si pensi che noi abbiamo un'idea distorta del concetto di democrazia. Il nostro è un pub aperto a tutti, però non ospita chi invece vota Meloni, per me sono liberi di farlo, ma infatti questa è solo una richiesta di coerenza, di non recarsi in un locale gestito da persone che la loro leader discrimina”, ha sottolineato ancora la donna.
“Nel pub come a casa propria”
Come spiegato ancora dalla titolare del locale livornese, “la nostra idea è che chiunque entri nel pub deve sentirsi a casa, a proprio agio, e io in questo Paese da domenica sera non mi sento a mio agio, perché a capo del Paese ci sarà una persona che discrimina le persone per sesso, orientamento sessuale e colore della pelle”, ha concluso. “Un'altra cosa che voglio chiarire per evitare fraintendimenti è la definizione ‘Invertite/Deviate’ è un titolo di uno spettacolo teatrale con cui ci definiamo noi, è una battuta, un modo simpatico”, ha poi precisato.