Sondrio, salvano cerbiatto e poi lo adottano: "Aiutateci, vogliono portarcelo via"

Cronaca
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Il cucciolo, chiamato da chi lo ha adottato "Bambi", adesso è un cervo adulto e vive in simbiosi con la famiglia di Giovanni Del Zoppo. Ma nella stalla sono arrivati gli agenti della polizia provinciale: “Non potete tenerlo”

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La storia di questo giovane cervo comincia due anni fa, quando Giovanni Del Zoppo lo trovò appena nato in un bosco della Valmalenco e decise di prendersene cura con la sua famiglia. A settembre, però, l’animale verrà prelevato dalla Polizia provinciale di Sondrio. La famiglia adottiva di “Bambi” - così lo hanno chiamato - ora è disperata. Qualcuno, passando in questo luogo vicino alla strada che d’inverno porta gli sciatori sulle piste del comprensorio di Chiesa in Valmalenco-Palù e d’estate gli escursionisti lungo i sentieri di montagna, deve avere visto e segnalato. La fauna selvatica - come prevedono le norme per la tutela delle specie non domestiche - non può essere ridotta in cattività.

Del Zoppo: "Gli ho salvato la vita"

"Non potete tenerlo", hanno detto gli agenti a Giovanni Del Zoppo, allevatore di ovini per vocazione. "Nel giugno di due anni fa – racconta l’uomo – durante una passeggiata nel bosco della Val Rosera, qui vicino, ho trovato il piccolino, in mezzo all’erba, quasi del tutto nascosto. Non l’ho toccato e ho accuratamente tenuto al guinzaglio i cani, affinché non si avvicinassero e lo spaventassero. Ho pensato che sarebbe tornata la mamma a riprenderselo, così mi sono allontanato. Sono tornato due ore più tardi, spinto dalla curiosità e il cerbiatto era esattamente dove l’avevo lasciato. A quel punto l’ho portato a casa. E gli ho salvato la vita, all’inizio allattandolo con il biberon con il latte delle caprette che mia figlia Sara alleva nell’azienda agricola a conduzione familiare. Poi, man mano che cresceva, gli abbiamo dato fieno, piccoli e morbidi rametti delle piante, le mele".

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Una fiaba senza lieto fine

Un paio di settimane fa si sono presentati gli incaricati dell'Ats e le guardie forestali per dire a Del Zoppo che Bambi in quanto animale selvatico e non può vivere in cattività. “Non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, ma in base a quanto mi hanno anticipato a settembre me lo porteranno via. Ormai è diventato a tutti gli effetti un membro della famiglia e qui sta benissimo. Ho anche provato a lasciarlo libero, più volte, ma lui torna sempre perché con noi si sente al sicuro" a precisato Del Zoppo. La legge parla chiaro: la detenzione degli animali selvatici è vietata e quindi il cervo sarà trasferito in un allevamento di ungulati sempre in provincia di Sondrio. "Mi hanno detto che potrò andare a trovarlo quando vorrò, ma non sarà certamente la stessa cosa – ha commentato amareggiato Del Zoppo - Non so cosa fare né cosa dire. Sto ricevendo moltissime dimostrazioni di solidarietà: tutti qui in zona conoscono e amano Bambi". Una storia da fiaba che rischia di non avere il lieto fine.

 

 

 

 

 

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