L'allarme è stato lanciato dal gestore di un rifugio. La formazione del nuovo seracco ha costretto la sospesione di tutte le operazioni di ricerca
Nuovo crollo sulla Marmolada. A dare l'allarme è stato il gestore di un rifugio che ha udito un boato e fatto scattare i controlli. Secondo le prime verifiche della provincia di Trento, si è formato un nuovo crepaccio di circa 200 metri di larghezza e 25 metri di spessore. I tecnici stanno effettuando delle verifiche. La zona è comunque vietata agli escursionisti dopo la tragedia del 3 luglio scorso, con il crollo che ha provocato 11 vittime.
Sospese le operazioni di ricerche
La formazione del nuovo seracco ha costretto la sospensione di tutte le operazioni di ricerca dei resti delle vittime di domenica 3 luglio. Nello stop sono anche compresi i sorvoli dei droni del Corpo nazionale del Soccorso alpino. Nella giornata di ieri a 4.554 metri dell'osservatorio Capanna Regina Margherita, rifugio nel gruppo del Monte Rosa la temperatura era di 4,9 gradi (sabato era 3,1) anche se il record resta quello dell'11 settembre 2018 con 8,5. Ai 3.272 della Gran Vaudala nel gruppo del Gran Paradiso domenica la colonnina di mercurio ha fatto segnare 11,5 gradi.