Crollo Marmolada, Ris: le vittime identificate sono 11. Lutto cittadino in Val di Fassa
CronacaAlle 6 vittime già identificate - Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo, Liliana Bertoldi, Pavel Dana e Martin Ouda - si aggiungono i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina e Nicolò Zavatta. A Canazei la messa celebrata dai vescovi di Trento e Vicenza: "L'immagine della Marmolada sfregiata dalla valanga chiama l'intera umanità a intraprendere un serio cammino di riconciliazione con il creato per tornare a custodirlo e a proteggerlo"
Gli esami del Dna svolti dai carabinieri del Ris portano il bilancio delle vittime del crollo della Marmolada a 11 persone. Alle 6 già identificate, 4 italiani (Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo e Liliana Bertoldi) e 2 escursionisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda), si aggiungono i 5 dispersi: i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina e il più giovane di tutti, Nicolò Zavatta, 22 anni. Quella di oggi, intanto, è una giornata di lutto cittadino in tutti i Comuni della Val di Fassa, a quasi una settimana dalla tragedia. "Ringrazio le amministrazioni e le comunità locali per la vicinanza e la sensibilità che ci hanno dimostrato in questi giorni", dice il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard.
Ris: "Identificate tutte le vittime"
"Abbiamo identificato tutte le vittime - ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il comandante Ris, colonnello Giampietro Lago - e assegnato le porzioni cadaveriche rimaste a disposizione. Anche il soggetto che mancava all'appello è stato identificato. Dal punto vista dell'identificazione - ha ribadito - abbiamo chiuso il cerchio e fermato il numero delle vittime a 11. Ad oggi non ci sono elementi per pensare ad ulteriori soggetti interessati all'evento".
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Il ricordo delle vittime
Alle 18 si è svolto un minuto di silenzio e raccoglimento per ricordare le vittime (CHI SONO) della Marmolada, in concomitanza con l’inizio della messa che viene officiata nella chiesa parrocchiale dall’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi e dal vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol. "L'immagine della Marmolada sfregiata dalla valanga, chiama l'intera umanità a intraprendere un serio cammino di riconciliazione con il creato per tornare a custodirlo e a proteggerlo, come si fa con i fratelli e le sorelle", ha detto Tisi nell'omelia. "Un disastro umano e ambientale", ha fatto eco a Tisi il prelato vicentino. "Il silenzio è l'atteggiamento meno improprio per accostare il volto rigato dalle lacrime di quanti sono stati privati, in un attimo, della possibilità di dialogare, sorridere, far festa con i propri familiari ed amici", ha detto ancora Tisi. Alla cerimonia religiosa erano presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia: entrambi prima dell'inizio della messa si sono intrattenuti con i familiari delle vittime presenti in chiesa. A rappresentare Palazzo Chigi il segretario generale Roberto Chieppa. Tra le 18 e le 18.10 anche gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali hanno abbassato le serrande in segno di lutto.