Crollo Marmolada, ricerche dei dispersi sul ghiacciaio proseguono con droni e elicottero

Cronaca
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Le ricerche erano state sospese per maltempo. Ora è arrivato in zona un velivolo capace di captare i cellulari. Ieri pomeriggio si è verificato il distaccamento di un seracco di ghiaccio che ha investito due cordate di alpinisti. Il bilancio parziale del è di sette vittime, di cui tre identificate, e 8 feriti di cui due in condizioni delicate. Sono 13 le persone "reclamate", cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa. Visita in giornata di Draghi 

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Sono ore difficili sulla Marmolada (VIDEO), dopo che ieri pomeriggio si è verificato il crollo di un seracco di ghiaccio che ha investito due cordate di alpinisti nel tratto che da Pian dei Fiacconi porta a Punta Penia. Sono almeno 7 i morti e 8 i feriti (di cui due in condizioni delicate). Al momento, come riferito dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, sono 13 le persone "reclamate", cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa (CHI SONO LE VITTIME E I DISPERSI). Di queste, alcuni sono cittadini stranieri. Il premier Draghi è rimasto qualche ora a Canazei (Trento), alla centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca. "Oggi l'Italia piange queste vittime e tutti gli italiani si stringono con affetto", ha detto commosso il premier. "Questo è un dramma che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell'ambiente e dalla situazione climatica. Il governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato". Sul posto sono presenti anche il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, i governatori di Veneto e Alto Adige, Luca Zaia e Arno Kompatscher, oltre a quello del Trentino, Maurizio Fugatti. Fugatti e Zaia, intanto, hanno ricevuto una telefonata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha espresso il suo cordoglio per l'accaduto. Aperta un’inchiesta per disastro colposo.

Le operazioni di ricerca sono ripartite

Le operazioni di ricerca erano state sospese a mezzanotte, per il maltempo, e sono rimaste ferme fino al pomeriggio, quando un elicottero ha iniziato a sorvolare il ghiacciaio della Marmolada alla ricerca dei dispersi. A passo Fedaia giungerà un velivolo della Guardia di Finanza attrezzato con il sistema "Imsi Catcher" per intercettare i segnali di cellulari accesi, anche sotto diversi strati di neve. Il sistema è in grado di 'leggere' il codice IMEI dei terminali dei dispersi, ottenuti dai gestori telefonici e così li può localizzare. Vengono usati anche i droni.

Vittime, feriti e dispersi

Intanto il bilancio - ancora provvisorio - parla di 7 vittime (tra cui almeno tre italiani) e 8 persone ferite, due di esse in gravi condizioni, e tutte ricoverate nei quattro ospedali. Fra i dispersi, ci sarebbero quattro alpinisti vicentini. Si tratta di tre escursionisti, appartenenti alla sezione Cai di Malo, e una guida. I vigili del fuoco hanno presidiato tutta la notte con i droni la zona. Nel frattempo a Canazei sono arrivati due gruppi di parenti di vittime e dispersi. Le vittime sono tutte al Palaghiaccio di Canazei, dove è stata allestita la camera ardente e dove i parenti, in mattinata, hanno dovuto affrontare il doloroso riconoscimenti dei corpi. 

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Zaia: temperature alte e tragica fatalità

"Dieci gradi su a Punta Rocca significano scioglimento. Da qui a pensare che si stacchi un 'condominio' di ghiaccio con detriti e massi ciclopici ne passa molto. Penso che sia stata anche una tragica fatalità", ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia, arrivando a Canazei per l'incontro con il premier Draghi.  "Non posso dire altro che i fatti - ha aggiunto Zaia - e i fatti ci dicono che le temperature alte non favoriscono queste situazioni, dopodiché devono essere gli esperti a dare indicazioni", ha concluso. 

Cosa è successo

Ieri pomeriggio una massa enorme di neve e ghiaccio è scesa a una velocità di oltre 200 chilometri orari, travolgendo due comitive di escursionisti, ognuna con una guida alpina che stava percorrendo la via normale della Marmolada. 

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