
Biliardino come il videopoker, senza certificato e nullaosta multe fino a 4mila euro
L’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli in un decreto equipara giochi come il calciobalilla, le freccette e i dondolanti per bambini ad altri apparecchi come le slot machine. I proprietari o i gestori di locali e stabilimenti balneari che li possiedono devono svolgere alcuni passaggi burocratici per non incorrere nelle multe che, secondo il presidente di Sib Antonio Capacchione, sono già partite. L'Adm replica: "Questi obblighi sono previsti da norme entrate in vigore fin dal 2000"

Biliardino come il videopoker, e per i gestori e i proprietari che non hanno la documentazione in regola scattano le multe, tanto che alcuni stanno rimuovendo da locali e stabilimenti balneari alcuni giochi destinati all’intrattenimento
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Tutto nasce da alcune norme dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli, entrate in vigore fra maggio e giugno, il cui obiettivo è regolamentare l’ambito dei giochi negli esercizi pubblici distinguendo quelli che prevedono vincite in denaro da quelli che non le prevedono. Ma l'Agenzia spiega: "L'attuazione della legge del 2012 produce, automaticamente, l'assoggettamento di tali apparecchi a obblighi di certificazione e di rilascio di titoli autorizzatori. Questi obblighi sono previsti da norme entrate in vigore fin dal 2000"
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Il testo equipara a videopoker e slot machine anche giochi come il biliardo, il calciobalilla, il flipper, le freccette, il ping pong e i dondolanti per bambini. Quindi i gestori e i proprietari che nei loro locali hanno questo tipo di giochi, secondo il decreto devono munirsi di un nullaosta specifico e avere un’apposita certificazione

Documenti che servono ad attestare che tutti i giochi, anche quelli azionati a gettone, non abbiano caratteristiche che possono prevedere una vincita in denaro. Se il proprietario o il gestore del locale non è in possesso di questi documenti, può scattare una multa fino a 4mila euro

"Tutti sono tenuti a denunciare all'agenzia delle Dogane calciobalilla, ping pong e flipper, anche se gratuiti, e si deve attendere l'autorizzazione per metterlo in esercizio. In attesa, per ogni biliardino la sanzione è di 4mila euro: Siamo alla pura follia”, dice Antonio Capacchione presidente di Sib, Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio che riunisce 10mila stabilimenti balneari

“Le multe sono già partite”, spiega Capacchione all'Ansa, aggiungendo che il tutto riguarda "anche gli oratori e le associazioni no profit, dove il biliardino è spesso messo a disposizione gratuitamente”

"La legge è del 2003 - spiega Capacchione - ma l'interpretazione estensiva anche al calcio balilla e a tutti i giochi senza vincite in denaro è del 2021 con entrata in vigore a giugno 2022, cioè queste segnalazioni andavano fatte entro il 15 giugno 2022. Così il biliardino è come il videopoker: non ho parole, altro che semplificazioni burocratiche e fiscali. Siamo alla vessazione, siamo all'assurdo"

L'Agenzia però precisa: "Sotto l'aspetto tributario, tali apparecchi sono assoggettati,
da oltre 20 anni, all'imposta sugli intrattenimenti. Nulla è cambiato con la nuova regolamentazione. Nei mesi di maggio e giugno del 2021, questa Agenzia ha adottato regole tecniche e amministrative per la produzione e l'installazione di tali apparecchi, nei luoghi aperti al pubblico, dando semplicemente attuazione ad una norma di legge dell'anno 2012"

"Ciò ha consentito - dice l'Agenzia - in particolare, la legittimazione di migliaia di apparecchi prodotti e installati nel corso degli anni anche in mancanza di precise regole a tutela dei consumatori e dei minori. L'attuazione della legge del 2012 produce, automaticamente, l'assoggettamento di tali apparecchi a obblighi di certificazione e di rilascio di titoli autorizzatori. Questi obblighi sono previsti da norme entrate in vigore fin dal 2000"

"È di tutta evidenza - prosegue la nota - che l'Agenzia si è semplicemente limitata a dare attuazione ad una norma di legge consentendo la regolarizzazione di oltre 85.000 apparecchi attraverso la semplice compilazione di una autodichiarazione da presentarsi a cura del proprietario. L'Agenzia, pertanto, ha sempre operato con l'intento di garantire il parco macchine esistente e il suo corretto esercizio"

"La norma in discussione in Parlamento - conclude la nota - che permette di semplificare le procedure ed eliminare anche i biliardini dagli obblighi posti dalle citate leggi, è stata più volte, proposta dall'Amministrazione finanziaria quale organo tecnico dando nel contempo sempre il proprio parere istruttorio favorevole ad interventi normativi aventi analogo fine"