Povertà in Italia, Istat: massimo storico di quella assoluta, tocca 5,6 milioni di persone

Cronaca

Nadia Cavalleri

Cresce la povertà al Sud e nelle famiglie numerose. Meglio al Nord e nelle famiglie dove c'è almeno un anziano

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In Italia ci sono 5,6 milioni di persone che vivono in condizione di povertà assoluta e  1,4 di queste sono minorenni. Questa condizione di estrema povertà è in aumento anche tra gli stranieri residenti dove si  arriva al  32,4% del totale (in deciso aumento rispetto al 2020 quando era il  29,3%) 

I dati sulla povertà nel nostro Paese per il 2021 confermano la situazione già rilevata nel 2020 quando sono stati toccati i massimi storici, anche a causa della pandemia da covid 19. La foto che restituiscono i dati Istat ci dice che sono poco più di 1,9 milioni le famiglie che vivono in povertà assoluta (7,5% del totale rispetto a 7,7% nel 2020) 

Sud Italia più povero, il nord migliora

L'area di maggior disagio è ancora il Mezzogiorno dove la percentuale di famiglie in povertà assoluta è al 10% (contro il 9,4% dell’anno prima), mentre sono il 6,7% al Nord (in calo dal 7,6%), e il 5,6% al Centro.

Per quanto riguarda la povertà relativa invece l’incidenza sale all’11,1% (da 10,1% del 2020) e le famiglie sotto la soglia sono circa 2,9 milioni (in aumento rispetto al 2020 quando erano 2,6). 

Tra le famiglie povere, il 42,2% risiede nel Mezzogiorno mentre il 42,6% al Nord (in calo rispetto al 47,0% nel 2020). 

persone in povertà assoluta

Famiglie numerose più povere

Nel 2021, sempre stando ai dati Istat, l'incidenza di povertà assoluta e' piu' elevata tra le famiglie con un maggior numero di componenti: raggiunge il 22,6% tra quelle con cinque e più componenti e l'11,6% tra quelle con quattro; segnali di miglioramento provengono dalle famiglie di tre (da 8,5% a 7,1%) e di due componenti (da 5,7% a 5,0%).  Il disagio è più marcato per le famiglie con figli minori, per le quali l'incidenza passa dall'8,1% delle famiglie con un solo figlio minore al 22,8% di quelle che ne hanno tre o di più. Valori elevati si registrano anche per le coppie con tre o più figli (20%) e per le famiglie di altra tipologia, dove spesso coabitano più nuclei familiari (16,3%). 

minori in povertà assoluta

L'incidenza di povertà è invece più bassa, al 5,5%, nelle famiglie con almeno un anziano e si conferma al 3,6% tra le coppie in cui l'età della persona di riferimento della famiglia è superiore a 64 anni (nel caso di persone sole con piu' di 64 anni l'incidenza è pari al 5,1%). In generale, la povertaà familiare presenta un andamento decrescente all'aumentare dell'età della persona di riferimento; generalmente, infatti, le famiglie di giovani hanno minori capacità di spesa poichè dispongono di redditi mediamente più bassi e hanno minori risparmi accumulati nel corso della vita o beni ereditati.

La povertà assoluta riguarda il 9,4% delle famiglie con persona di riferimento tra i 18 e i 34 anni e il 5,2% di quelle con persona di riferimento oltre i 64 anni. I valori più elevati dell'incidenza si trovano tra le famiglie con persona di riferimento di 35-44 anni (9,9%) e tra quelle in cui la persona di riferimento ha fra i 45 e i 54 anni (9,7%), stabili rispetto al 2020. 

povertà nord sud

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