
Salmonella, i casi in Belgio e i prodotti ritirati in Italia: quello che sappiamo finora
Una storia iniziata con la segnalazione di 63 casi sospetti nel Regno Unito e un richiamo precauzionale degli Ovetti Kinder da parte di Ferrero: ecco tutto quello che conosciamo finora sulla situazione in Europa

Sessantatré casi sospetti nel Regno Unito e un richiamo precauzionale degli Ovetti Kinder da parte di Ferrero: è iniziata così la vicenda di un possibile focolaio di salmonella che ha portato a registrare casi in diversi paesi europei
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Il 4 aprile, a seguito di 63 casi di salmonella segnalati in Inghilterra, la Ferrero ha deciso di richiamare volontariamente e a scopo precauzionale dai mercati inglesi e irlandesi gli Ovetti Kinder con scadenza compresa tra l'11 luglio e il 7 ottobre di quest'anno e realizzati nello stabilimento di Arlon, in Belgio
Salmonella, ecco quali sono i sintomi e come avviene il contagio
In quel momento era emerso un “potenziale collegamento” tra i casi di salmonella e il dolce: "Prendiamo estremamente sul serio le questioni di sicurezza alimentare", aveva detto in quel momento alla Bbc l'azienda. Ferrero "ha proceduto volontariamente al ritiro dei prodotti”, aveva sottolineato l’agenzia per la sicurezza alimentare di Londra, “e sta lavorando a stretto contatto con le autorità competenti per identificare la causa precisa del focolaio"
Rischio salmonella negli ovetti Kinder, Ferrero ferma la fabbrica in Belgio
Ma che cos’è la salmonella? Si tratta di un batterio comunemente isolato nei casi di infezioni trasmesse da alimenti. Segnalato per la prima volta nel 1886 in un caso di peste suina dal medico americano Daniel Elmer Salmon, è presente in natura con oltre duemila varianti. I sintomi della malattia vanno dai semplici disturbi gastrointestinali a infezioni più gravi

La trasmissione dell'infezione avviene per via oro-fecale attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto con oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle. I veicoli principali di diffusione dell'infezione nell'uomo sono gli alimenti

Tra gli alimenti considerati più a rischio ci sono: uova crude o poco cotte e derivati, latte crudo e derivati, carne e derivati, specialmente se poco cotti, salse e condimenti per insalate, preparati per dolci e creme, frutta e verdura contaminate durante il taglio

Tra i sintomi principali dell'infezione ci sono disturbi del tratto gastrointestinale come dolore addominale, nausea, vomito e dissenteria, che possono essere accompagnati anche da febbre. Ci sono, poi, anche forme più gravi come batteriemie o infezioni focali che possono colpire per esempio ossa e meningi. Queste si verificano soprattutto in soggetti a rischio come anziani, bambini o persone con deficit del sistema immunitario

I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall'ingestione di alimenti contaminati, ma più comunemente tendono a manifestarsi dopo 12-36 ore, protraendosi per 4-7 giorni. Il decorso della patologia è, nella maggior parte dei casi, benigno e non richiede il ricovero in ospedale

Una malattia potenzialmente seria dunque, tanto che l’8 aprile Ferrero ferma la produzione nello stabilimento di Arlon, in Belgio, a seguito di nuovi casi di salmonella segnalati in vari Paesi europei. Una decisione arrivata dopo che l’Agenzia federale belga per la sicurezza della catena alimentare (Afsca) ha sospeso l'autorizzazione alla produzione nella fabbrica. Vengono anche ritirati tutti i prodotti Kinder fabbricati nell'impianto, tra cui anche quelli destinati al mercato italiano

I prodotti ritirati in Italia sono i Kinder Sorpresa T6 ‘Pulcini’, Kinder Sorpresa Maxi 100g ‘Puffi’ e ‘Miraculous’ e Kinder Schoko-Bons. "Questo evento tocca il cuore dei principi nei quali crediamo, metteremo in essere ogni azione necessaria al fine di preservare la piena fiducia dei nostri consumatori", ha detto l’azienda in quel momento, sottolineando come per Ferrero "la sicurezza alimentare e la qualità restano da sempre al centro”

In quel momento sono 142 i casi di salmonella possibilmente collegati secondo l'Ecdc, che non cita mai la Ferrero, ma "uno stabilimento di Arlon". Il primo è stato individuato il 7 gennaio nel Regno Unito, dove si registra il numero più alto, 65, a cui si aggiungono i 26 casi probabili del Belgio, con i 25 confermati della Francia e i 10 dell'Irlanda. Altri Paesi dove si sono registrati casi confermati sono Germania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia e Svezia

L'epidemia, aveva spiegato il Centro europeo di controllo delle malattia, è caratterizzata da una percentuale insolitamente elevata di bambini ricoverati in ospedale, alcuni con sintomi clinici gravi come la diarrea sanguinosa. Sulla base di interviste con i pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali, prodotti di cioccolato specifici sono stati identificati come la possibile via di infezione

Da parte sua la Ferrero ha commentato lo stop all’impianto di Arlon come “l’unica e corretta decisione da prendere al fine di garantire il massimo livello di sicurezza alimentare ed eliminare rischi ulteriori", aveva sostenuto la multinazionale, ringraziando "per le preziose raccomandazioni ricevute" le autorità per la sicurezza alimentare, con cui continuerà a collaborare

Il 12 aprile i casi segnalati salgono a 150 in 9 Paesi europei e nel Regno Unito. Il primo si è verificato il 21 dicembre 2021 proprio nell’isola. Ferrero ha comunque fatto sapere che “attualmente in Italia non vi è nessun collegamento tra il consumo di prodotti Kinder e casi di salmonella accertati”

Infine il 17 aprile, secondo quanto riportato dal Corriere della Romagna, un bambino di 12 anni avrebbe accusato i sintomi della salmonella e per questo portato in ospedale dopo aver mangiato un ovetto Kinder. I Nas avrebbero sequestrato un ovetto della stessa confezione per analizzarlo. Attualmente in Italia non risultano casi confermati correlati al focolaio di salmonella