Scuola, ecco come funzionerà il reclutamento dei docenti nella nuova riforma Bianchi

Cronaca

Fino al 2024 ci sarà una fase transitoria Poi si passerà a regime. Questo secondo quanto prevede la bozza del testo dopo l’incontro di ieri tra il Ministro e i sindacati

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Un tema discusso, dibattuto, più volte affrontato non senza polemiche da parte dei sindacati e del personale docente. Questa volta tocca al Ministro Bianchi cimentarsi nel disciplinare l’accidentato percorso per diventare insegnante ed essere messo in ruolo. La riforma sarà per gradi con una fase transitoria dopo la quale si andrà a regime.

Fase transitoria

Chi ha la laurea magistrale e 30 CFU ossia crediti formativi universitari e accademici, potrà accedere al concorso docenti. Una volta superato il concorso otterrà un contratto di supplenza part-time grazie al quale integrerà la formazione iniziale con altri 30 CFU. Infine si andrà alla prova finale per ottenere l‘abilitazione.

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L’ immissione in ruolo

Con questa si potrà insegnare nelle scuole paritarie, mentre, per completare il percorso e insegnare nelle scuole statali si dovrà intraprendere l‘anno di prova al termine del quale è prevista la valutazione finale. Chi avrà valutazione positiva sarà infine immesso in ruolo.

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La bozza

Più nello specifico la bozza del testo, oltre a spiegare quale sarà il percorso a regime per diventare insegnanti nei prossimi anni, riporta: “Sino al 31 dicembre 2024, i vincitori del concorso su posto comune, che non abbiano ancora conseguito l’abilitazione all’insegnamento, sottoscrivono un contratto annuale a tempo determinato part-time con l’ufficio scolastico regionale a cui afferisce l’ambito territoriale dell’istituzione scolastica scelta e completano il percorso universitario e accademico di formazione iniziale di cui all’articolo 2-bis. Con il superamento della prova finale del percorso universitario e accademico di formazione iniziale, i docenti tirocinanti conseguono l’abilitazione all’insegnamento di cui all’articolo 2-ter. Conseguita l’abilitazione, i docenti sono sottoposti al periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo. Si applicano al suddetto anno di prova le disposizioni di cui al comma 1“.

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