Fondazione Open, al via udienza preliminare per Renzi e altri 10 indagati

Cronaca
©Ansa

A Firenze si apre davanti al gup l'udienza preliminare per l'inchiesta su Open. Tra gli undici indagati per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche l’ex premier (presente in aula), i parlamentari Maria Elena Boschi e Luca Lotti, l'avvocato Alberto Bianchi, ex presidente di Open, e l'imprenditore Marco Carrai

ascolta articolo

Si apre oggi davanti al gup di Firenze Sara Farini l'udienza preliminare per l'inchiesta su Open, fondazione 'erede' di Big bang nata nel 2012 con lo scopo di supportare le attività e le iniziativa di Matteo Renzi fornendo un contributo finanziario, organizzativo e di idee (TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA). Open, ribattezzata anche la 'cassaforte renziana', è stata chiusa nel 2018. Tra gli undici indagati per i quali la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio lo stesso Matteo Renzi: in tribunale c'è anche il senatore. Renzi, ricevuta la notifica della richiesta di rinvio a giudizio, rispose firmando una denuncia a carico del pm fiorentini per presunta violazione dell'articolo 68 della Costituzione sulle prerogative dei parlamentari e abuso d'ufficio. Motivo per cui la procura genovese, competente a procedere nei confronti dei colleghi toscani, ha aperto e anche già chiuso con una richiesta di archiviazione le indagini.

Renzi in tribunale per udienza preliminare

Renzi ha raggiunto il tribunale di Firenze ed è entrato direttamente nell'area di udienza. "Secondo la Corte di Cassazione il processo Open si dimostra per quello che è, cioè uno scandalo assoluto. La Cassazione, non le difese, ha spiegato con chiarezza per cinque volte che l'operato dei magistrati di Firenze ha infranto le regole”, ha detto il senatore dopo aver partecipato all'inizio dell'udienza preliminare. "Nonostante questo siamo qua", ha aggiunto "per anni saremo in questo processo”.

Renzi: spero pm non abbiano violato legge con atti a Copasir

"Io ho visto i pm di Firenze violare la Costituzione, violare la legge. Mi auguro che non abbiano violato la Cassazione inviando il materiale su Carrai al Copasir, perché sarebbe l'ennesimo sfregio alle istituzioni e al diritto”, ha detto Renzi. “Andiamo avanti con il sorriso. Vogliamo giustizia e la otterremo chiedendo di aprire un procedimento nei confronti dei pm" di Firenze "a Genova. Quindi, avanti a testa alta”.

Renzi annuncia libro: “Ora dico le cose come stanno”

"Il processo Open sarà molto interessante soprattutto per gli studenti di diritto e per i ragazzi che fanno la scuola della magistratura a Castelpulci, per dire quanto sia importante ciò che sta avvenendo”, dice Renzi sottolineando che "è il momento di dire le cose come stanno". "Sono mesi, anni che ci sono plurime, e reiterate iniziative" giudiziarie "nei miei confronti - aggiunge - e ora ho scelto di scrivere un libro, di circa 200 pagine, che si chiamerà 'Il Mostro' e uscirà il 10 maggio. Vi troverete alcune valutazioni. Penso che chi leggerà quel libro dal giorno dopo avrà una valutazione diversa su quello che è successo in questi anni in Italia non solo a Firenze".

renzi_leopolda

leggi anche

Open, Renzi: i giudici sono cascati male, basta buonismo

Chi sono le persone coinvolte 

Oltre a Renzi il processo è stato chiesto per altre dieci persone tra cui i parlamentari Maria Elena Boschi e Luca Lotti, l'avvocato Alberto Bianchi, ex presidente di Open, e l'imprenditore Marco Carrai. Proprio pronunciandosi su un ricorso della difesa di quest'ultimo la Cassazione il 18 febbraio scorso ha annullato, per la terza volta e in via definitiva, i sequestri di documenti e pc dell'imprenditore. Alla base della decisione il fatto che, per la Suprema corte, la fondazione Open non si può ritenere un'articolazione di partito. Come invece ipotizzato dalla procura secondo cui nelle casse della fondazione dal 2014 al 2018 sarebbero 'scivolati' 3,5 milioni di euro in violazione delle norme sul finanziamento ai partiti. Di qui l'accusa a Renzi di finanziamento illecito ai partiti in concorso con Bianchi e con gli ex componenti del cda di Open Marco Carrai, Luca Lotti e Maria Elena Boschi e con l'imprenditore Patrizio Donnini. Lotti, Bianchi, Donnini e Alfonso Toto sono anche accusati di corruzione. 

Former Italian Prime Minister and founder of Italian party "Italia Viva", senator Matteo Renzi, attends the event "Leopolda 11" in Florence, Italy, 19 November 2021. "Leopolda" is a former train station, the venue for Matteo Renzi's annual three-day political brainstorming event.
ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

approfondimento

Fondazione Open, cosa sappiamo finora sulla vicenda

Le parole dell’avvocato di Carrai

Ieri intanto l'avvocato Massimo Dinoia, legale di Carrai, intervenendo in merito a quanto pubblicato dal Fatto Quotidiano in relazione ad atti dell'inchiesta che, su richiesta del Copasir, i pm fiorentini avrebbero inviato allo stesso Comitato, ha dichiarato che con la sentenza della Cassazione del 18 febbraio che ha annullato il sequestro del materiale sequestrato al suo assistito è "ovvio" che nei confronti della procura "era operante un doppio divieto: quello di conservare i dati nel fascicolo processuale e quello, (a più forte ragione) di diffonderli a chicchesia".

Nella foto: Marco Carrai. 84/a assemblea nazionale di Anagina (Associazione degli 
   agenti Generali Italia Assicurazioni), tra gli interventi, 
   quello di Marco Carrai founder e presidente di Cysg e presidente di Sistema Aeroportuale Toscano (Firenze - 2018-11-26, Leonardo Bianchi) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

leggi anche

Fondazione Open, Cassazione annulla per terza volta sequestri a Carrai

Cronaca: i più letti