Guerra in Ucraina, Minniti a "L'Ospite" su Sky TG24: "Putin ha sopravvalutato se stesso"

Cronaca

L'ex ministro dell'Interno e presidente della Fondazione Med-Or è il protagonista dell'appuntamento politico con Massimo Leoni. Riflette sul conflitto tra Mosca e Kiev: "Putin ha voluto ricostruire non tanto l’Unione Sovietica ma l’Impero russo, dove non era tollerabile avere una democrazia". Sull'invio di armi: "Giusto, ma attenti a non entrare troppo nel conflitto"

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“Putin ha sopravvalutato se stesso e sottovalutato Stati Uniti e Nato. Ha pensato che il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan dello scorso anno fosse il segno del declino dell’Occidente. Ha voluto ricostruire non tanto l’Unione Sovietica ma l’Impero russo, dove non era tollerabile avere una democrazia, una cultura lontana da quella della Russia attuale: l’Ucraina". Così l'ex ministro dell'Interno e presidente di Fondazione Med-Or Marco Minniti - intervistato a "L'Ospite" su Sky TG24 - commenta i motivi alla base della guerra in Ucraina. Minniti ricorda il discorso prima dell'inizio dell'invasione del Paese voluta da Mosca. "Si negava la dignità di Nazione e di popolo all’Ucraina. Si diceva: 'Sono russi, devono tornare a casa'. Ma Putin ha sottovalutato il popolo ucraino e la sua forza, che lo ha portato a resistere e a lottare. Se dopo sei settimane possiamo ancora parlare della possibilità di difendere l'Ucraina è per quel popolo, che ha deciso di combattere per una battaglia di libertà. La nostra libertà”, riflette Minniti (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE DI SKY TG24 - I VIDEO E I REPORTAGE DALL'UCRAINA).

"L'Ucraina entrerà in Europa"

Per la risoluzione del conflitto, dice Minniti, bisogna “insistere sui negoziati di pace, con un doppio movimento”. Prima di tutto bisogna “rendere evidente a Putin che da questa partita non si può uscire senza il rispetto di tre principi fondamentali: identità e sicurezza ucraina, autodeterminazione del Paese e rispetto della sua scelta di essere neutrale”. Il secondo movimento, dice Minniti, è “dare più forza a Zelensky nella trattativa. Ha fatto un’operazione strepitosa, sarà ricordata nei libri di storia. Ora ha un problema gigantesco: come non deludere il suo popolo. Dobbiamo dire con nettezza che l'Ucraina non entrerà nella Nato. Ma entrerà in Europa. Zelensky deve poter dire al suo popolo che davanti all’invasione russa ha portato il suo Paese dentro l’Europa”.

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Resistenza ucraina "un bene per le grandi democrazie"

La resistenza dell’Ucraina, dice Minniti, “è un bene per il mondo, è un bene per le grandi democrazie”. Putin e i suoi uomini avevano l’idea che “in 24-48 ore al massimo” avrebbero conquistato Kiev e “Zelensky sarebbe scappato, magari portato via dagli americani”. Le cose sono andate diversamente. “La storia a volte scopre dei lati delle persone che sono impensabili. Zelensky, un ex attore diventato presidente, decide di stare accanto al suo Paese a qualsiasi costo. Dimostra una straordinaria capacità di comunicazione nel rapporto con il mondo: telefonate, interventi con i Parlamenti. Non sono gli uomini a determinare i fatti, sono i fatti a determinare i presidenti”, dice Minniti.

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"Giusto inviare armi difensive, ma non entrare troppo nel conflitto"

 Minniti promuove l’azione italiana e degli altri Paesi del fronte occidentale: "Stiamo dando una risposta ibrida. È giusto a mio avviso inviare armi, pur sempre difensive, ma armi. D’altra parte stiamo evitando che ci sia un eccessivo coinvolgimento dell’Occidente, della Nato, dell’Europa. È evidente che, nel sostenere gli ucraini, dobbiamo essere talmente intelligenti da evitare la Terza Guerra mondiale. Non è una cosa semplicissima. Mette ciascuno di noi davanti a quesiti etici e morali”. Per il momento, dunque, la risposta contro Mosca “ha funzionato”, conclude Minniti. Il merito è sempre soprattutto dell’Ucraina, perché se i suoi cittadini si fossero arresi “non ci sarebbe stata nessuna possibilità di negoziati”. 

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"La storia insegna che chi fa gli azzardi pù clamorosi può anche perdere"

Minniti ricorda come già nel 2014 la Russia ha modificato militarmente i propri confini, invadendo Donbass e Crimea. L’operazione – “inaudita” – non ha però portato Putin a essere escluso dalla comunità internazionale. Il capo del Cremlino, secondo Minniti, avrebbe potuto riconoscere il Donbass come territorio russo, senza invadere l’Ucraina. Invece “ha portato tutto quanto alle estreme conseguenze. Succede nella storia che coloro che fanno gli azzardi più clamorosi possono anche perdere”. Al momento nessuno sta vincendo nel conflitto, dice Minniti: sia il popolo russo che il popolo ucraino stanno pagando il prezzo della guerra con le proprie morti.

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Stati Uniti, Nato, Europa

C’è chi vede nel conflitto in corso un’opportunità per gli Stati Uniti di emergere sulla Russia, storica avversaria. Sul punto, Minniti dice che “l’America dopo Kabul non poteva permettersi Kiev. Anche Biden poi ha capito che l’idea di essere protagonisti del mondo si incontrava con il sentiment del popolo americano. Prima della crisi ucraina il gradimento nei sondaggi della sua presidenza era basso nei sondaggi, ora è risalito”. Putin, sottolinea Minniti, con la guerra voleva imporsi anche sugli Stati Uniti, su Biden, sulla Nato. Ha ottenuto l’effetto opposto. Nella stessa Europa, ricorda Minniti, qualche mese fa il presidente francese Macron parlava di “coma cerebrale” della Nato. La guerra tra Russia e Ucraina ha riportato l’importanza dell’Alleanza sul campo. Così come lo è l’Europa, seppur “con tutte le sue difficoltà”. Adesso “bisogna arrivare a un cessate il fuoco: Stati Uniti, Nato, Unione europea sanno che avere una guerra lunga nel cuore dell’Europa è al limite dell’ingestibile”. 

Trebbiatura grano duro nella provincia di Pesaro e Urbino (Pesaro Urbino - 2016-06-27, Vito Panico) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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L'Ospite di Massimo Leoni

La cifra de “L’Ospite” è la schiettezza nel rapporto tra ospite e intervistatore ma anche con il pubblico. Prima del faccia a faccia Massimo Leoni, ascoltato dall’ospite, anticipa agli spettatori riflessioni e opinioni sulla personalità intervistata e i principali quesiti sui quali chiederà delle risposte. Inoltre in ogni puntata l’ospite sceglie, spiegando la decisione, un brano musicale che accompagna l’intervista. Le interviste de “L’Ospite” sono disponibili anche tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it.

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