Secondo quanto apprende Agi, l'allarme per domenica 6 marzo riguarderebbe "enti governativi e industriali non meglio specificati". Già nei giorni scorsi, diversi esperti avevano messo in conto episodi di questo tipo legati al conflitto
Nella giornata di domani, domenica 6 marzo, il nostro Paese potrebbe essere bersaglio di attacchi cyber legati alla situazione internazionale e alla guerra russa in Ucraina (TUTTE LE NEWS LIVE - LO SPECIALE - I VIDEO - IL RACCONTO DEGLI INVIATI). La notizia è riportata dall'agenzia di stampa Agi, che riferisce che l’allarme è stato lanciato dal Computer Security Incident Response Team dell’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale e riguarda “enti governativi e industriali, non meglio definiti". A fronte di questa minaccia, la raccomandazione è quella di “adottare tutte le misure di protezione degli asset IT, in particolare quelle oggetto degli alert specifici già diffusi dall'Agenzia per la Cybersicurezza - Csirt Italia”. Si suggerisce inoltre di “prestare particolare attenzione nel giorno indicato e comunicare eventuali evidenze di attività malevole utilizzando i canali di comunicazione dello Csirt Italia”.
Nel mirino le strutture sanitarie
Le aziende sanitarie e ospedaliere, "probabilmente in virtù degli aiuti umanitari che si stanno ponendo in essere", sono "obiettivo molto sensibile" degli attacchi informatici. Per questo il Csirt ha diramato un alert rivolto a tutte le strutture sanitarie: "La recente grave crisi ucraina richiede a tutte le istituzioni e agli obiettivi sensibili, quali anche le aziende e le strutture sanitarie, di prestare massima attenzione e di monitorare in tempo reale i sistemi di sicurezza informatica per scongiurare possibili attacchi informatici", raccomanda il Csirt. Le strutture sono invitate ad "alzare al massimo i livelli di sicurezza", ponendo "massima attenzione alla posta elettronica, all'antivirus, ai siti esposti verso l'esterno. Purtroppo, anche queste, sono azioni di guerra". L’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato ha confermato che è stato attivato il monitoraggio in tempo reale dei sistemi di sicurezza. Anche in Piemonte le aziende sanitarie sono state allertate.
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L’allarme degli esperti
La possibilità che l’Europa e l’Italia dovessero far fronte a episodi di questo tipo era già stata già messa in conto. Ivano Gabrielli, direttore della polizia postale, aveva detto che "le forme di minaccia ibrida che riguardano eventuali azioni cibernetiche sono una delle carte spendibili, non solo dal governo russo ma anche e soprattutto da chi fiancheggia la posizione russa, come gruppi politici e criminali”, aggiungendo: “Attacchi di questo tipo ne vediamo quotidianamente, ma in questo momento il rischio è molto più alto". Stefan Umit Uygur, Ceo di 4Securitas, aveva inoltre sottolineato l’importanza di non farsi trovare impreparati per evitare “conseguenze catastrofiche”. Proprio per evitare questo scenario, il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva annunciato la creazione di un apposito nucleo con il compito di coordinare le azioni dei diversi attori che compongono l’architettura istituzionale nelle attività di prevenzione e preparazione a eventuali situazioni di crisi cibernetica e di attivazione delle procedure di allertamento. “La Russia ha accentuato le sue attività ostili nei confronti dei Paesi dell’Unione Europea e della Nato, con l’intento di minare la nostra coesione e capacità di risposta”, aveva avvertito il premier.