Verona, Annibale e Irma morti insieme di Covid dopo 70 anni d’amore

Cronaca

“Un amore, un’alchimia indissolubile, la classica coppia perfetta che pareva uscita da un libro di favole” racconta il figlio. Nessuno dei due era vaccinato. Lui, 93 anni, aveva avuto pesanti strascichi per un siero antinfluenzale e la moglie, 86 anni, era affetta da una malattia degenerativa

Sono morti a distanza di mezz’ora l’uno dall’altra dopo 70 anni trascorsi insieme. Irma e Annibale erano ricoverati per Covid all’ospedale di Villafranca, in provincia di Verona. Nessuno dei due era vaccinato. Lui, Annibale Meneghelli, 93 anni, aveva risentito in passato di un siero antinfluenzale così aveva deciso di evitare qualsiasi rischio di complicanze per sé e per la moglie Irma, 86 anni, affetta da una malattia degenerativa. Avevano superato le prime tre ondate pandemiche ma la quarta, in corso, è stata loro fatale. Ricoverati lo scorso 11 gennaio sono morti la sera del 27 (CORONAVIRUS, IL LIVEBLOG).

Il ricordo nelle parole del figlio

“Un amore, un’alchimia indissolubile, la classica coppia perfetta che pareva uscita da un libro di favole” racconta il figlio al Corriere del Veneto.  “A raccontarlo mi vengono i brividi perché dopo un’intera esistenza trascorsa sempre insieme, è sembrato quasi che il papà abbia subito voluto raggiungere la mamma il prima possibile, in modo da non lasciarla sola neppure nella morte. Anche in questo, anche nella circostanza più tragica, quella dei miei genitori diventa una storia d’amore”. Irma e Annibale si erano sposati nel 1957 dopo 6 anni di fidanzamento. Lei era sarta, lui aveva fondato un supermercato nel 1971 e un altro 12 anni fa.

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