Considerando la maggior protezione che la terza dose di vaccino fornisce contro il decorso grave dell'infezione da coronavirus, "una maggiore durata del certificato potrebbe a breve essere discussa", ha detto il coordinatore del Cts. Dal 1° febbraio il pass scadrà dopo 6 mesi dall'ultima somministrazione ricevuta. Tuttavia, pur potendo ipotizzare "la fine della pandemia", è ancora necessario mantenere alto il livello di allerta per il "rischio di nuove varianti" e "vaccinare i più piccoli"
La durata del Green pass, dal 1° febbraio fissata a 6 mesi dall’ultima vaccinazione o dalla guarigione dal Covid, in futuro potrebbe allungarsi. A dirlo è il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, intervistato durante e-Venti su Sky TG24. “Il tema non è ancora stato portato all’attenzione del Cts, ma non posso escludere che lo sarà nei prossimi giorni”, ha dichiarato Locatelli, sottolineando come “la protezione della dose booster aumenta significativamente la protezione rispetto al ciclo vaccinale primario: siamo nell’ordine del 90-97% di protezione rispetto al rischio di malattia gravi”. Per questo, “una maggiore durata del certificato potrebbe a breve essere discussa” (LO SPECIALE CORONAVIRUS - GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
Calo dei contagi: "Ragionevole ipotizzare fine pandemia"
Guardando all'andamento della pandemia in Italia, Locatelli ha osservato come -"confrontando i numeri di questa domenica rispetto alla precedente" - ci sia stata "una chiara riduzione dei contagi" (IL BOLLETTINO DEL 23 GENNAIO). Anche sul fronte delle terapie intensive, "i dati dell'ultima cabina di regia hanno identificato nel 17,3% il tasso occupazione delle terapie intensive, un valore più basso rispetto alla settimana precedente". Numeri che, insieme a quelli registrati in altri Paesi, fanno ipotizzare che in Europa sia possibile guardare alla "fine della pandemia".
"Serve prudenza: c'è rischio nuove varianti"
Tuttavia, il coordinatore del Cts esorta "ad avere ancora un po' di prudenza per confermare questo dato". Necessario tenere ancora alto il livello di allerta: "Credo che possano emergere altre varianti del virus", ha detto Locatelli. ll suo auspicio è "che vengano promosse quanto prima campagne vaccinali nei Paesi che su questo fronte sono ancora indietro".
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I vaccini ai più piccoli
Altro fronte su cui concentrarsi nella lotta contro la pandemia, secondo Locatelli, è quello della vaccinazione sui più piccoli, tra i 5 e gli 11 anni. Negli ultimi giorni, in questa fascia d'età, è stata riscontrata "una diffusione maggiore di contagi", ha detto Locatelli, sottolineando come si tratti di "una fascia ancora poco protetta dalle vaccinazioni". Il coordinatore del Cts ha però messo in luce come "oggi abbiamo superato la soglia simbolica del milione di bambini vaccinati".
"Le scuole sono luoghi sicuri"
L'aumento dei contagi tra i bambini, dice Locatelli, potrebbe essere trainato dalla riapertura delle scuole dopo le festività natalizie, anche se gli istituti sono tra "i luoghi più sicuri". Nessun dietrofront sulle lezioni in presenza: "È fondamentale tenere le scuole aperte: gli anni scolastici precedenti sono già stati penalizzati e credo che sia utile che quello attuale debba essere fortemente protetto".