
Covid, viaggi e quarantena: ecco come potrebbero cambiare le regole in Ue
Bruxelles starebbe valutando di cambiare approccio: eventuali limitazioni nel blocco non sarebbero più imposte sulla base del Paese di provenienza di un viaggiatore, bensì sulla situazione delle singole persone. Lo riporta il quotidiano spagnolo El Pais. Non è la prima volta che si prova a cambiare linea andando verso un allentamento, ma ora si pensa che questo potrebbe essere il momento giusto anche per via dell’alta percentuale di vaccinati

L’Unione europea si appresta a rivedere le regole sui viaggi all'interno del blocco sulla base di un nuovo approccio che non tiene più conto dell’area geografica di provenienza di una determinata persona, bensì della sua guarigione dal Covid o del suo status vaccinale. Lo riporta il quotidiano spagnolo El Pais aggiungendo che misure come l’obbligo di mostrare un test negativo o di osservare un periodo di quarantena non dovrebbero essere più imposte in maniera generalizzata
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Uno degli indicatori più affidabili del livello di rischio di un determinato Paese europeo è la mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Proprio questa mappa, riporta El Pais, è stata usata finora come indicatore per introdurre o rivedere limitazioni agli spostamenti tra Paesi, ma il Consiglio dell’Ue prevede di sopprimerla come criterio per prendere tali decisioni
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In base a quanto si apprende, la mappa continuerà ad essere aggiornata, ma avrà un carattere meramente informativo e, in linea generale, i Paesi non potranno più basarsi sul livello di rischio di un altro Stato per imporre ulteriori misure restrittive a una persona vaccinata, guarita o che ha presentato un test negativo
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Politico riferisce tuttavia che potranno essere fatte delle eccezioni. Più nel dettaglio, i Paesi potranno imporre misure addizionali a chi proviene da uno Stato contrassegnato in rosso scuro nella mappa dell'Ecdc

Se si optasse ufficialmente per questo cambiamento, diversi Paesi - Italia compresa - potrebbero dover rivedere le loro regole all’ingresso. Per effetto di una decisione del governo, tutte le persone che arrivano da noi da uno stato dell’Ue, devono infatti esibire un test negativo, anche se hanno il Green pass europeo e sono vaccinate o guarite

La nuova linea, riporta El Pais citando documenti che ha visionato, è stata approvata venerdì scorso a livello diplomatico dai 27 Stati membri dell’Ue e tornerà sul tavolo del Consiglio dei ministri degli Affari generali questo martedì

Non è la prima volta che l’Unione europea mette mano alle regole sui viaggi. Come ricorda il quotidiano, la Commissione europea aveva già proposto a novembre un approccio simile a quello che dovrebbe essere adottato ora. Secondo l’organo esecutivo, ulteriori limitazioni avrebbero dovuto essere imposte solo ai viaggiatori provenienti da Paesi con un tasso di infezione molto alto e una percentuale di vaccinati bassi. Tuttavia, con la comparsa della variante Omicron, il discorso era stato rimandato

La raccomandazione sui viaggi visionata da El Pais conferma che ora ci si sente pronti per un cambiamento, anche grazie ai risultati raggiunti con la campagna vaccinale nell’Ue. Ad oggi ha ricevuto almeno una dose il 70% della popolazione di riferimento e il 75% ha completato il ciclo

Non solo. Nonostante l’aumento dei contagi, che ha fatto registrare nuovi record in vari Paesi, la situazione sembra più sotto controllo e non c’è stato un incremento altrettanto esponenziale della pressione sugli ospedali. La commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, consiglia comunque prudenza poiché “il virus è ancora pericoloso”

Il quotidiano spagnolo riferisce anche che nella raccomandazione viene confermata la validità del pass per nove mesi a partire dal completamento del ciclo vaccinale primario come aveva annunciato lo scorso dicembre il portavoce dell'esecutivo Ue Christian Wigand. Oltre o in assenza della vaccinazione, il certificato attesta anche l'avvenuta guarigione o l'esito negativo di un tampone

Per quanto riguarda i tamponi vengono considerati validi quelli fatti fino a 72 ore dell’inizio del viaggio se sono molecolari. Più corta la finestra per quelli antigenici che sarà dimezzata: da 48 ore si passerà a 24