
Messa della Notte di Natale, Papa Francesco: "Dare dignità al lavoro, basta morti"
Il Pontefice si è rivolto ai fedeli chiedendogli di "cercare Gesù nelle piccole cose" e smetterla con "avidità e lamentele". Alla fine della sua omelia, l'appello più forte: impegnarsi per fermare le morti sui luoghi di lavoro. Domani, nel giorno di Natale, la Santa Messa verrà celebrata alle 10:55 nella Basilica Santa Maria in Trastevere a Roma. Alle 12 avrà inizio la tradizionale Benedizione Urbi et Orbi da piazza San Pietro

Smetterla con "avidità e lamentele", cercare Gesù "nelle piccole cose" e soprattutto fermare le morti sul lavoro, che ancora oggi si verificano troppo spesso. Questi i passaggi più importanti dell'omelia recitata da Papa Francesco durante la Messa della Notte di Natale presso la Basilica di San Pietro
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La Messa della Vigilia precede la Santa Messa, che si terrà alle 10:55 di domani, nella giornata di Natale, presso la Basilica Santa Maria in Trastevere a Roma. Alle 12 avrà inizio la tradizionale Benedizione Urbi et Orbi da piazza San Pietro
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LA MESSA DELLA VIGILIA DI NATALE - Anche quest’anno le celebrazioni hanno avuto inizio alle 19:30 e non alle 21:30, come da tradizione. Già nel 2020 l’orario era stato anticipato per rispettare le regole sul coprifuoco
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La Basilica ha ospitato 1500 persone. Senza le norme anti Covid, che impongono il distanziamento interpersonale, sarebbero 7mila i posti disponibili
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È questa “la sfida di Natale”, ha detto Bergoglio guardando il presepe: comprendere “la via della piccolezza”. Dio si rivela “ma gli uomini non lo capiscono”, chiede umiltà “e noi pretendiamo di apparire”, ha continuato il Papa

Per il Pontefice amare Gesù significa “servirlo nei poveri”, che sono “i più simili a lui, nato povero”. È quindi “in loro che Lui vuole essere onorato”

Papa Francesco è poi andato oltre. Guardando il presepe, ha paragonato i pastori ai “dimenticati delle periferie", persone la cui "dignità è messa alla prova", le più vicine a Gesù, che "viene a nobilitare gli esclusi e si rivela anzitutto a loro: non a personaggi colti e importanti, ma a gente povera che lavorava"

"Dio stanotte viene a colmare di dignità la durezza del lavoro. Ci ricorda quanto è importante dare dignità all'uomo con il lavoro, ma anche dare dignità al lavoro dell'uomo, perché l'uomo è signore e non schiavo del lavoro", ha continuato il Papa