Tre regioni e una provincia autonoma lasciano l’area bianca: si tratta di Marche, Liguria, Veneto e provincia autonoma di Trento. Si vanno a unire al Friuli Venezia Giulia, alla Calabria e alla provincia autonoma di Bolzano, già nella fascia di rischio successiva
Da oggi sono in zona gialla altre tre regioni e una provincia autonoma: si tratta di Marche, Liguria, Veneto e provincia autonoma di Trento. A causa dell’aumento dei contagi, dell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica, questi territori abbandonano l’area bianca
In zona gialla ci sono già da alcune settimane Friuli Venezia Giulia, Calabria e la provincia autonoma di Bolzano. Con i nuovi ingressi sale a 5 regioni e due province autonome il numero di territori nella fascia di rischio successiva al bianco
Il Veneto in realtà è in zona gialla dal 18 dicembre con l'ordinanza regionale di Luca Zaia che ha anticipato di un paio di giorni l’inizio stabilito dal ministro Roberto Speranza nel 20 dicembre. La fascia di rischio resterà in vigore fino a domenica 16 gennaio
"È un periodo cruciale, se siamo fortunati superiamo il picco tra la fine di dicembre e la prima giornata di gennaio. La giornata di oggi corrisponde al picco raggiunto lo scorso anno", aveva spiegato Zaia il 17 dicembre, facendo riferimento ai dati della regione, nell’annunciare l’entrata in vigore dell’ordinanza sul passaggio al giallo
L’ordinanza del Veneto prevede mascherina obbligatoria all’aperto a eccezione dei minori di 6 anni; aumento della frequenza dei test per lo screening per gli operatori sanitari e socio-sanitari che passa da 10 giorni a ogni 4 giorni; sospensione delle visite alle case di riposo ai minori di 12 anni, e i rientri in famiglia degli ospiti; in caso di un positivo in classe si attende l'esito del test, con quarantena
Le Marche, dopo il superamento di tutti e tre i parametri per il passaggio in zona gialla, ovvero incidenza, occupazione terapie intensiva e occupazione area medica, avrebbero dovuto lasciare la fascia bianca il 27 dicembre. L’impennata degli ultimi giorni ha però portato il ministero della Salute ad anticipare la stretta al 20 dicembre
"Ricordo a tutti i cittadini - ha scritto su Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli - che con la normativa attuale nella zona gialla è obbligatorio indossare sempre la mascherina, anche all'aperto, non ci sono limiti agli spostamenti e non c'è il coprifuoco. Raccomando a tutti di prestare sempre la massima attenzione e di rispettare le regole di distanziamento e corretta igiene delle mani, soprattutto in questa fase di aumento dei contagi”
La Liguria, da oggi in zona gialla, ci resterà per due settimane. Il 18 dicembre la regione ha registrato ancora più di mille nuovi contagi in un giorno, 1.007 per la precisione. In ogni caso, il presidente Giovanni Toti ha espresso fiducia su un veloce miglioramento della situazione: “Come si vede Genova e la Liguria sono una realtà animata con gente che ha voglia di ritornare a vivere, lo fa ordinatamente con la mascherina; naturalmente non sottovalutiamo le difficoltà che ancora ci sono, ma grazie a un'imponente campagna vaccinale credo che ne usciremo”
In zona gialla è entrata anche la provincia autonoma di Trento dove il 18 dicembre si sono registrati due decessi per Covid e 301 nuovi contagi in 24 ore. Per favorire i controlli l’Autostrada del Brennero ha ridotto a una corsia la carreggiata Sud in prossimità del confine di Stato in ingresso in Italia
Dal bollettino del 17 dicembre è emerso che i contagi in Italia sono stati gli stessi di oltre un anno fa con un nuovo picco di casi oltre i 28mila. Un dato simile non si verificava dal 26 novembre 2020, quando però il numero delle vittime era stato di 822, a fronte delle 120 dell'ultimo bollettino
Subito dopo Natale, dal 27 dicembre, anche Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna potrebbero finire in zona gialla, portando a 10 i territori fuori dalla fascia bianca. Le Regioni e le due province autonome, che stanno registrando i più alti numeri di nuovi contagi e occupazione in ospedale, rischiano anche di finire in arancione per la fine dell'anno