
Covid, variante Omicron avanza in Italia: ecco le ipotesi per fermarla
Dopo la stretta sui viaggi, l'esecutivo sta prendendo in considerazione anche altre misure per contenere i contagi. Sul tavolo, l'ipotesi di tampone anche per i vaccinati per accedere ai grandi eventi e l'obbligo di mascherina all'aperto

La variante Omicron si diffonde sempre più in Europa, e anche in Italia. L’obiettivo, nel nostro Paese, è quello di fermare la corsa del virus e di impedire che succeda quanto sta accadendo negli altri Paesi europei, dove i casi sono saliti a oltre 50 mila al giorno. Sul tavolo del governo di Mario Draghi, intanto, sono diverse le ipotesi al vaglio
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Quello che è certo, è che circa 12 milioni di italiani passeranno il Natale in zona gialla. Il governo rivendica la stretta sui viaggi e non esclude ulteriori misure se la situazione dovesse peggiorare, a partire dalla possibilità di introdurre l'obbligatorietà del tampone anche per i vaccinati che vogliono andare a vedere le partite in stadi e palazzetti, entrare in discoteca o assistere ad un concerto
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Sull'incidenza dei casi legati ad Omicron “ci aspettiamo un aumento, ce lo dice il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) e ce lo dicono le esperienze che arrivano da altri Paesi - spiega il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro - Siamo ancora nella battaglia e anche se abbiamo una condizione di crescita più controllata è pur sempre una crescita"
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Il bollettino giornaliero del 16 dicembre conferma la lettura, visto che si sono registrati 26.109 casi, quanti non ce n'erano da marzo, e altri 123 morti
IL BOLLETTINO DEL 16 DICEMBRE
Il report settimanale di Gimbe certifica inoltre che da ormai due mesi la corsa del virus non accenna a rallentare tanto da portare "verso una pericolosa congestione degli ospedali"

Ma Gimbe dice anche che, nonostante aumenti la pressione sugli ospedali, nelle ultime settimane si è ridotta la percentuale dei ricoverati sul totale degli attualmente positivi: nei reparti ordinari si è passati da una media del 3,47% al 2,41% e nelle intensive dallo 0,47% allo 0,30%. Un dato positivo dovuto sostanzialmente all'incremento delle terze dosi

Il governo intanto punta a continuare a spingere sulle vaccinazioni e sta valutando la possibilità di nuovi interventi restrittivi

Il primo passo è già stato fatto con l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza che introduce l'obbligo del tampone anche per i vaccinati che dai Paesi dell'Ue vengono in Italia e reintroduce la quarantena di 5 giorni per i non vaccinati

L'altra misura l'ha indicata invece il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts Franco Locatelli: introdurre l'obbligo del tampone per accedere ai grandi eventi anche per i vaccinati. “È un'ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare"

E non va esclusa, aggiunge l'esperto, la possibilità dell'obbligo di mascherina all'aperto

Inoltre, potrebbe servire un “ridimensionamento della durata del certificato verde”, ha spiegato in questi giorni il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, alludendo al taglio dai 9 mesi attuali ai 6 già prospettato nelle scorse settimane. In realtà però si potrebbe anche andare oltre

Ogni ulteriore stretta sarà comunque ben ponderata dall’esecutivo, per difendere quella “normalità” a cui lo stesso Draghi ha fatto riferimento annunciando il Super Green pass, e arriverà solo se le soglie considerate “rischiose” dovessero essere superate