I Vigili del fuoco hanno ritrovato i resti di quattro dei 6 dispersi. I cadaveri erano sotto le macerie di una delle palazzine crollate nel paese in provincia di Agrigento in seguito a una perdita nella rete del gas che ha distrutto 4 edifici. Identificate tra le vittime la donna incinta al nono mese, il marito e i suoceri. Circa 100 gli sfollati. Aperta un'inchiesta per disastro e omicidio colposo, sequestrata un'area di 10mila metri quadrati
Quattro corpi dei sei dispersi nell'esplosione a Ravanusa (Agrigento) sono stati ritrovati ed estratti dalle macerie dai Vigili del fuoco, che hanno scavato per tutta la notte tra il 12 e il 13 dicembre. I cadaveri erano sotto i detriti della palazzina di quattro piani crollata, uno degli edifici devastati dalla deflagrazione
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L'esplosione, sabato sera, ha devastato Ravanusa, piccolo centro dell'agrigentino. Quattro abitazioni sono crollate, tre sono state sventrate dalla deflagrazione quasi sicuramente generata da una fuga di gas dalla conduttura cittadina
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Il bilancio sale così a sette morti, due dispersi - padre e figlio - e due sole superstiti. Tra le 4 vittime individuate stamane a Ravanusa, c'è anche l'infermiera trentenne Selene Pagliarello, al nono mese di gravidanza. Lo afferma il sindaco Carmelo D'Angelo. La prima vittima estratta identificata è il suocero della donna, trovato vicino ad altri due corpi che sono quelli di Selene e del marito Giuseppe che erano al terzo piano. Trovato anche il corpo della suocera della donna incinta
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Le ricerche degli ultimi due dispersi si concentrano ora su una zona distante alcune decine di metri rispetto a quella del ritrovamento delle precedenti vittime. I due dispersi abitavano in un'unità immobiliare lontana rispetto agli altri e i soccorritori si stanno concentrando in quel tratto scavando a mani nude. Al momento è stata localizzata l'area dove "probabilmente", spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento Giuseppe Merendino, "si trovano i due dispersi", padre e figloo (88 e 59 anni)
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I magistrati, che ieri hanno fatto un sopralluogo nell'area dell'incidente - 10mila metri quadrati posti sotto sequestro - hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo e disastro colposo e hanno incaricato un consulente dei primi accertamenti
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La prima ipotesi, fatta dalla Protezione Civile e dai vigili del fuoco, è che il gas fuoriuscito da una tubatura cittadina forse a seguito di uno smottamento determinato da una frana o dal maltempo, si sia incanalato nel sottosuolo creando un'enorme sacca di metano che al primo innesco, forse l'avvio di un ascensore, si è trasformata in una bomba
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Cinque giorni prima della strage di Ravanusa c'era stato un intervento di manutenzione ordinaria sull'impianto della rete di metano che non aveva evidenziato alcuna criticità, secondo quanto hanno accertato dai carabinieri che ora dovranno acquisire il verbale d'intervento per verificare chi abbia materialmente eseguito il collaudo e se sia stato fatto a regola d'arte
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La portata della deflagrazione fa escludere che la fuga di gas sia avvenuta in un appartamento. "Raramente ho visto cose simili", ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuco di Agrigento
L'Italgas, che ha bloccato l'erogazione del metano a monte e valle del quartiere devastato dall'esplosione, per evitare ulteriori fughe di gas, intanto ha fatto sapere di aver controllato le condutture pochi giorni fa e di non aver riscontrato alcuna anomalia. E nessuna anomalia sarebbe stata segnalata dai cittadini secondo i carabinieri
Ma un testimone, che abita accanto a una delle case crollate, ha raccontato una storia diversa: nei giorni scorsi alcuni abitanti della zona avrebbero manifestato allarme per l'odore di metano che si avvertiva
Gli sfollati nel quartiere sono un centinaio. Intanto emerge che gli amministratori giudiziari nominati dal tribunale di Palermo nel procedimento di prevenzione che interessò Italgas scrivevano nel 2014 dopo aver controllato la rete del metano gestita dalla società: "Il 76% delle tratte di rete indagate deve essere sottoposto con urgenza a un intervento di risanamento". I controlli avevano riguardato mezza Italia e anche gli impianti dell'agrigentino. La relazione degli amministratori sarà acquista daglininvestigatori che indagano sulla fuga di gas di Ravanusa