Covid, ospedali sotto stress: sei regioni rischiano la zona gialla a Natale
Aumento del 4% delle terapie intensive a Trento, che arriva al 17% di posti letto occupati. Percentuale alta anche in Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche e Veneto. Intanto il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha annunciato l’arrivo di 2 milioni di dosi di vaccino
In Italia sei regioni e province autonome hanno gli ospedali sotto stress a causa dell’occupazione dei posti letto da parte di persone positive al Covid-19. Con questa situazione, rischiano di passare in zona gialla a Natale
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L’abbandono dell’area bianca si verifica quando l’incidenza dei contagi supera i 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica di pazienti Covid-19 supera il 15% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva supera il 10%
Figliuolo: "Con dosi attuali possibile vaccinare 25 milioni di persone"
Dall’ultimo bollettino del 9 dicembre di Agenas, l’agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali, l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva a Trento ha registrato un balzo del 4%, arrivando al 17%
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Alte percentuali, che superano la soglia del 10%, sono in Friuli-Venezia Giulia che si trova al 14%, in Liguria al 13%, nel Lazio, nelle Marche e in Veneto, tutte e tre al 12%, in Calabria all'11%
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Per quanto riguarda la soglia dell’area medica, a superare il 15% è il Friuli-Venezia Giulia con il 23%, la Valle d’Aosta con il 24%, la provincia autonoma di Bolzano con il 19% e la Calabria con il 17%
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Il Friuli-Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano sono attualmente già in zona gialla. Per Natale, se i numeri continuano ad aumentare, potrebbero raggiungerle anche Lazio, Liguria, Marche, Veneto, Valle d’Aosta e Calabria
Intanto, dopo l’allarme per la possibile carenza di dosi, il commissario per l’emergenza ha annunciato l’arrivo di due milioni di dosi che permetterebbero di vaccinare 25 milioni di persone
Riguardo al tasso di occupazione dei posti letto a livello nazionale, l’Italia regista l'11% in area medica e il 9% in area critica, ma con notevoli differenze regionali. Le terapie intensive sono in crescita in Abruzzo (6%), Campania (5%), Lazio (12%), provincia autonoma di Trento (17%) e Piemonte (7%). Sono invece in calo in Friuli Venezia Giulia (14%) e Umbria (8%)
In area medica si osserva una crescita dell’occupazione dei posti letto in Calabria (17%), Liguria (14%), Marche (12%) e Valle d’Aosta (24%). Scende in Friuli Venezia Giulia (23%), Molise (7%), nella provincia autonoma di Bolzano (19%) e in Veneto (12%)
Nella mappa della situazione epidemiologica dell’Ecdc, il numero delle regioni in giallo (che indica rischio medio) scende a cinque territori: Umbria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna. Tutte le altre sono in rosso, a parte la Valle d’Aosta, l’Alto Adige, il Veneto e il Friuli che sono rosso scuro. Nonostante questo, l’Italia resta il Paese Ue nelle condizioni relativamente migliori riguardo la diffisione del Covid-19