
No Green Pass, a Trieste scontri tra polizia e manifestanti. Tensioni a Milano. FOTO
Nella città friulana le forze dell'ordine hanno caricato quando un gruppo di persone ha cercato di raggiungere piazza Unità d'Italia. Nel capoluogo lombardo, invece, 16esimo sabato consecutivo di dimostrazioni: il corteo ha deviato dal percorso previsto bloccando il traffico e ci sono stati 10 denunciati. Spintoni e insulti ai giornalisti

È stato un altro sabato di proteste contro il green pass in alcune città italiane. Ottomila persone, secondo la Questura, si sono radunate in piazza Libertà a Trieste per manifestare contro l'obbligatorietà della certificazione verde. Corteo anche a Milano, per il 16esimo sabato consecutivo: 60 persone identificate e 10 denunciate
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A Trieste ci sono stati scontri tra la polizia e i manifestanti. Lo schieramento di agenti si è mosso da piazza Unità d'Italia per spingere i manifestanti lontani, respingendoli verso piazza della Borsa. Le forze dell'ordine hanno caricato usando manganelli e sono anche volati tavolini e sedie dei bar della zona
No Green pass a Milano, corteo devia da percorso: traffico bloccato. Aggredito giornalista
In seguito le forze dell'ordine hanno sgomberato la zona di Capo di piazza e di piazza della Borsa dove erano arretrati i manifestanti. Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa sono avanzati, senza caricare, allontanando le persone che avrebbero voluto restare a manifestare. In piccole unità di pochi uomini, polizia e carabinieri hanno allontanato tutti facendo mulinare i manganelli e utilizzando gli scudi

Le forze dell'ordine sono alla ricerca di alcuni manifestanti individuati durante gli scontri e che subito dopo si sono allontanati a carico dei quali verranno contestati alcuni reati. Le persone fermate sono 10 ma è probabile, secondo quanto si è appreso, che il numero dei fermi aumenti fino a una ventina. Gli agenti inoltre visioneranno i filmati che sono stati girati nel corso della manifestazione dai quali risulterebbero violazioni di varia natura che potrebbero portare a delle denunce

Tra urla e slogan ("Vogliamo entrare nella nostra piazza") scanditi a gran voce, qualcuno ha anche pronunciato il nome di Stefano Puzzer (che non era presente) ed è scattato un lungo applauso

Oltre ad alcuni cronisti presi di mira con insulti e con tentativi di coprire le telecamere e allontanare i microfoni, i manifestanti hanno anche aggredito due giornalisti. Uno è stato colpito con una testata, mentre un altro partecipante alle proteste ha colpito con una manata prima il microfono e poi la telecamera di un giornalista di una televisione locale

Qualche momento di tensione si era già verificato verso le 18, quando un gruppo di circa 200 manifestanti ha tentato di raggiungere piazza Unità d'Italia da piazza della Borsa, spingendo le transenne in avanti per far arretrare lo schieramento delle forze dell'ordine. Queste, però, hanno respinto i manifestanti agitando i manganelli

Assente al corteo il portuale triestino Stefano Puzzer. Prima della partenza in piazza Libertà, tra i manifestanti si è svolta una raccolta fondi per sostenere eventuali spese legali

A Milano, prima che iniziasse il corteo, due manifestanti hanno spintonato un giornalista di Fanpage, mettendogli la mano sulla telecamera, e sono stati accompagnati in Questura

Una volta partito, il corteo ha deviato dal percorso previsto. Arrivati a metà di corso di Porta Romana, invece di girare a sinistra in via Lamarmora, i manifestanti hanno infatti imboccato corso di Porta Vigentina, bloccando completamente il traffico

Il tentativo dei manifestanti di arrivare in Darsena è stato bloccato e il corteo ha fatto marcia indietro, dirigendosi nuovamente verso corso di Porta Romana. Ci sono stati momenti di tensione con alcuni automobilisti, in particolare quattro ragazzi all'altezza di viale Bligny sono scesi dall'auto presa a calci dai manifestanti, con insulti e spintoni prima dell'intervento delle forze dell'ordine

Secondo quanto riferisce la questura, sono quattro mila i manifestanti scesi in strada a Milano. Dopo essere stati fermati in via Beatrice d'Este da un cordone di sicurezza di Polizia e Carabinieri, lo spezzone più numeroso della protesta, che ha deviato dal percorso imposto dalla questura, ha aggirato il blocco passando da vie laterali per poi fare marcia indietro verso la direzione prescritta da via Fatebenefratelli. Un gruppo di 700 persone ha invece proseguito lungo l'itinerario previsto ed è arrivato in piazza Cinque giornate

Sono 60 le persone identificate e 10 sono state accompagnate in Questura per essere denunciate, dopo che il corteo milanese dei no green pass ha terminato la sua marcia in via Anfossi all'altezza di via Sciesa, a circa 600 metri dalla Camera del lavoro. I manifestanti, dopo le 21, orario per cui la prescrizione della Questura prevedeva la fine del corteo, si sono trovati la strada bloccata dalle forze dell'ordine ai quattro lati, con la possibilità di uscire da una delle vie mostrando i documenti

I manifestanti si sono opposti dicendo che non avevano commesso alcun crimine e aggiungendo "ci stanno sequestrando". Per questo hanno anche telefonato al 112. La situazione è rimasta in stallo fino alle 22, quando le ultime persone presenti hanno iniziato lentamente a defluire mostrando i documenti