
A differenza del 2020, quest'anno sono diversi i Paesi verso i quali si potrà viaggiare, a meno di stravolgimenti della situazione epidemiologica relativa al Covid. Ecco verso quali mete può essere rivolta l’attenzione di chi ha intenzione di fare una vacanza nel periodo natalizio, secondo le ultime disposizioni del ministro della Salute

Mancano meno di due mesi a Natale e, quest’anno, a differenza del 2020, sono diversi i Paesi verso i quali si potrà viaggiare, a meno di stravolgimenti della situazione epidemiologica relativa al Covid. Il ministro della Salute Roberto Speranza, il 22 ottobre, ha firmato l’ordinanza di proroga al 15 dicembre delle misure di ingresso in Italia da Paesi terzi. Ecco verso quali mete può essere rivolta l’attenzione di chi ha intenzione di fare una vacanza nel periodo natalizio, secondo le ultime disposizioni
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ITALIA - Nel nostro Paese, al momento totalmente in zona bianca, non c’è alcuna limitazione per i viaggi. Obbligatorio il green pass per imbarcarsi su aerei, navi, traghetti per trasporto interregionale (esclusi i collegamenti nello Stretto di Messina), treni di tipo Intercity e Alta Velocità, autobus per il trasporto interregionale, autobus per servizi di noleggio con conducente
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EUROPA - Col green pass, sono consentiti anche fino al 15 dicembre (e dunque anche nel periodo natalizio se nulla dovesse cambiare) gli spostamenti dall’Italia verso gli altri 26 Stati membri dell’Ue. Al rientro è però obbligatorio compilare il modulo EU Dplf. Senza green pass sono necessari 5 giorni di autoisolamento al ritorno e tampone alla fine di questo periodo
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STATI DELL’UE - In questi casi si potrà dunque viaggiare verso: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori nel continente africano), Svezia, Ungheria
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ALTRI STATI EUROPEI - Con le stesse modalità si potrà andare in: Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera, Repubblica di San Marino, Città del Vaticano, Andorra e Principato di Monaco
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LE REGOLE PER I PAESI DELL’ELENCO D - Sono diversi i Paesi nell’elenco D, nel quale figura anche il Regno Unito. Per il rientro in Italia da questi Stati è necessario: esibire il modulo EU Dplf, un tampone negativo a 72 ore (48 per il Regno Unito), isolamento fiduciario di 5 giorni e ulteriore tampone trascorso il periodo (voli Covid teste esclusi). Chi ha completato il ciclo vaccinale e può esibire un tampone negativo all’ingresso non dovrà osservare l’isolamento di 5 giorni
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QUALI SONO I PAESI DELL’ELENCO D - Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kosovo, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche sull’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea (Corea del sud), Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Hong Kong e Macao

I CORRIDOI TURISTICI: DALLE MALDIVE ALLE SEYCHELLES - Con un’ordinanza, il ministro Speranza ha anche istituito in via sperimentale i corridoi turistici Covid-free. Sono operativi verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seycehelles, Repubblica Dominicana ed Egitto, limitatamente alle zone turistiche di Sharm el-Sheikh e Marsa Alam

LE REGOLE PER I CORRIDOI TURISTICI - Necessario innanzitutto il green pass ma anche diversi tamponi: il primo nelle 48 ore precedenti la partenza; il secondo nel luogo di destinazione se la permanenza all’estero supera i 7 giorni: il terzo prima di rientrare in Italia, nelle 48 ore precedenti l’imbarco; l’ultimo all’arrivo in aeroporto in Italia. I viaggiatori risultati negativi a tutti i test sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario al rientro

LE REGOLE DI INGRESSO NEI VARI PAESI - Ma se queste appena citate sono le regole previste dall’Italia e, quindi valide, per il rientro nel nostro Paese, ogni Stato ha le proprie norme per l’ingresso di viaggiatori stranieri. Ecco, a seguire, quali sono in alcune delle principali mete turistiche

L’INGRESSO IN FRANCIA PER I VACCINATI - L’Italia è un Paese “verde” per la Francia. Per l’ingresso nel territorio transalpino occorre: presentare una certificazione di avvenuta conclusione del ciclo vaccinale, che si intende concluso 7 giorni dopo la seconda dose dei vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca oppure 4 settimane dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson oppure 7 giorni dopo la prima dose di vaccino approvato dall’Ema per le persone guarite da una precedente infezione

L’INGRESSO IN FRANCIA PER I NON VACCINATI - Nel caso in cui non ci si sia vaccinati o non si sia completato il ciclo occorre presentare una certificazione di avvenuta guarigione da Covid di almeno 12 giorni e non più di 6 mesi oppure l’esito negativo di un test PCR o antigenico effettuato meno di 72 ore prima della partenza (imbarco nel caso di un vettore, oppure passaggio della frontiera terrestre)

L’INGRESSO IN SPAGNA - I viaggiatori in arrivo da altri Paesi vengono sottoposti a controllo della temperatura corporea, controllo documentale e controllo visivo sullo stato del passeggero. Tutti i passeggeri in arrivo dall’estero, quindi anche dall’Italia, dovranno compilare, prima del viaggio, un “formulario di salute pubblica”, attraverso il sito internet Spain Travel Health (per gli arrivi via aerea) o la app Spain Travel Health-SPTH, ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in territorio iberico

L’INGRESSO NEL REGNO UNITO PER I VACCINATI - Ai vaccinati da almeno 14 giorni che non abbiano transitato in Paesi in “lista rossa” nei 10 giorni precedenti all’arrivo non è richiesto un tampone prima della partenza o un periodo di solamente cautelare. Devono però: prenotare un tampone da svolgere entro il secondo giorno dopo l’arrivo; compilare un form; viaggiare con attestazione vaccinale, che può essere anche il green pass

L’INGRESSO NEL REGNO UNITO PER I NON VACCINATI E I MINORENNI - Cinque gli adempimenti previsti: tampone negativo effettuato nei 3 giorni precedenti alla partenza che soddisfi i parametri specificati dal governo britannico; prenotazione e pagamento per due tamponi da effettuare nel Regno Unito entro il secondo e l’ottavo giorno dall’arrivo; compilare un form on line entro 2 giorni dalla partenza; isolamento cautelare con durata ordinaria di 10 giorni; effettuazione dei due tamponi prenotati. Dai 5 ai 17 anni, serve un tampone entro il secondo giorno dall’arrivo