Covid, l’Australia revoca il divieto di viaggi e riapre le frontiere dopo 18 mesi

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Un anno e mezzo in cui molte famiglie sono rimaste separate, pochissimi australiani hanno potuto viaggiare solo grazie a un’autorizzazione e gli stranieri residenti nel Paese non hanno potuto ricongiungersi con i loro cari

La decisione è presa ed è stata annunciata. L’Australia eliminerà il divieto per i suoi cittadini di viaggiare all'estero senza autorizzazione – un divieto imposto 18 mesi fa a causa della pandemia di Covid-19 – ed entro la fine dell'anno aprirà i confini a lavoratori qualificati e studenti stranieri. Ad annunciarlo è stato il governo australiano grazie al fatto che la percentuale di adulti che hanno completato il ciclo di vaccinazione si avvicina all'obiettivo dell'80%. 

Voli bloccati per 600 giorni

Il 20 marzo 2020, per blindarsi contro il dilagare del virus, l'Australia aveva introdotto alcune delle restrizioni alle frontiere più dure al mondo. Per quasi 600 giorni, la maggior parte dei voli internazionali sono stati bloccati e i viaggi all'estero si sono ridotti. Questo ha impedito a molte famiglie, separate in diversi continenti, di ricongiungersi visto che decine di migliaia di cittadini sono rimasti bloccati all'estero e i residenti stranieri non hanno potuto fare rientro nei loro Paesi d’origine. Le modalità di quarantena per chi vorrà tornare in Australia dipenderanno dal loro luogo di arrivo. 

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Terza dose per tutti da novembre

Contestualmente il ministro della Sanità, Greg Hunt, ha fatto sapere che l'Australia ha autorizzato la somministrazione di una terza dose di vaccino anti Covid a tutti gli adulti sopra i 18 anni di età a partire da novembre. "Inizieremo con anziani e disabili", ha detto il ministro, precisando che il richiamo sarà poi reso disponibile per chiunque abbia ricevuto due dosi dei vaccini Pfizer-BioNTech, Oxford/AstraZeneca o Moderna. 

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