Catania devastata dal maltempo: ecco i danni del nubifragio. LE FOTO
Notte di tregua nella città siciliana, dopo il nubifragio che ha colpito ieri la città, provocando almeno un morto a Gravina, oltre all’esondazione del fiume, danni e allagamenti. L’allarme resta alto: si attende infatti, da domani, l’arrivo di un ciclone in formazione tra la Sicilia e Malta che potrebbe assumere caratteristiche tropicali diventando un uragano mediterraneo
Catania è stata devastata nella giornata martedì 26 ottobre da un nubifragio che si è abbattuto sul versante orientale della Sicilia. Le piazze sembravano laghi, le auto erano completamente sommerse e le vie a causa delle esondazioni si sono trasformate in fiumi in piena, inondano negozi, case e scantinati e trascinando via quello che incontravano. Nella notte il maltempo ha dato tregua
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Nelle ore notturne la pioggia non è caduta in maniera abbondante, ma il vento che continua a soffiare non fa sperare in una normalizzazione della situazione. Da domani si attende l’arrivo di un ciclone che è in formazione tra la Sicilia e Malta e si teme possa assumere caratteristiche tropicali diventando un uragano mediterraneo, ribattezzato 'MediCane'. Lo scenario è stato al centro del vertice nella Prefettura di Catania presieduto dal capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio
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Il nubifragio ha fatto registrare un'altra vittima: un 53enne è annegato ieri a Gravina di Catania, dopo aver tentato di mettersi in salvo scendendo dalla sua auto. Lunedì invece, un 67enne è morto a Scordia. La moglie dell’uomo risulta ancora dispersa. Le ricerche continuano senza sosta. Duecento persone sono state invece soccorse e portate in salvo dalla Protezione civile: erano rimasta bloccate ai Maas di Catania, dove si trovavano per partecipare a un concorso
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Completamente allagato e invaso da detriti e acqua l'ingresso dell'ospedale Garibaldi Nesima. Per tutta la notte personale del Comune ha lavorato per liberare le strade e mettere in sicurezza la viabilità in città. Restano ancora criticità nella zona sud di Catania
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Al momento i fiumi Dittaino e Simeto e il torrente Sortile non sembrano destare preoccupazione. Lo riferisce la Protezione civile regionale e comunale che ha effettuato sopralluoghi nella zona
A Catania rimangono chiusi al traffico il lungomare della Plaia di viale Kennedy e la via San Giuseppe La Rena fino all'incrocio con la base militare di Maristaeli. Liberata la tangenziale. Rimangono alcuni dissesti in via Etnea, diverse criticità alla viabilità interna e qualche allagamento ad immobili e cantinati. Tutta la notte e stamattina squadre di Organizzazioni di Volontariato, tecnici del Dipartimento e del Comune hanno lavorato per il ripristino. Le autostrade sono percorribili, la Strada statale 114 benché sia stata riaperta presenta alcune criticità
"L'evento non è finito. Adesso c'è un momento che sembra di attenuazione. I nostri modelli meteo ci dicono che l'evento tornerà. Noi stiamo facendo ciò che si deve fare in questi casi. Diciamo ai cittadini di mantenere alta l'attenzione, di seguire le indicazioni delle autorità perché si aspettano in questa area delle ore che possono essere complicate", ha affermato il capo del dipartimento nazionale della Protezione Civile Fabrizio Curcio al termine di una riunione nella Prefettura di Catania
"C'è una massima potenzialità di risposta con mezzi e uomini che arriveranno in supporto da fuori regione”, gli ha fatto eco il direttore centrale emergenza e soccorso tecnico dei Vigili del Fuoco Marco Ghimenti. "Noi per quanto riguarda il soccorso tecnico primario che è quello alle persone siamo assolutamente predisposti per dare il massimo sostegno. È chiaro che lo scenario è tale che serve un'attenzione da parte del cittadino e della popolazione per evitare di trovarsi in situazioni in cui potrebbe essere difficoltoso intervenire"
Il sindaco di Catania Salvo Pogliese, dal canto suo, ha messo in chiaro: “In 49 anni di vita vissuta in questa città non avevo mai vissuto questo fenomeno. Domani e venerdì resteranno chiuse le scuole e le attività commerciali non essenziali almeno per quanto riguarda Catania, poi saranno gli altri sindaci a fare le opportune valutazioni. Sono stato nel centro storico e in alcuni quartieri periferici e non avevo mai visto immagini di devastazione simili"
La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha garantito che saranno messi “davvero in sicurezza luoghi e cittadini. È l'unica risposta che, come Istituzioni e Parlamento, dobbiamo dare a un'emergenza nazionale che non può più essere sottovalutata. L’alluvione che sta flagellando la Sicilia deve suonare come un forte campanello d'allarme e richiamare l'attenzione sulla necessità di una chiara e urgente strategia in materia di prevenzione dai rischi idrogeologici"