
Covid, 2 ragazzi su 3 a favore dell'obbligo vaccinale: l'indagine di Save The Children
Dallo studio "Cittadinanza scientifica" realizzato da Ipsos per Save the Children - sugli adolescenti tra i 14 e i 18 anni - emerge che il 73% degli intervistati dice di avere fiducia nella scienza per combattere la pandemia. Solo 1 su 10 non intende vaccinarsi. Mentre per 4 su 10 ci sono state liti in casa riguardo sui vaccini anti-Covid

Due adolescenti su tre sono favorevoli all'obbligo vaccinale, mentre solo uno su 10 non intende vaccinarsi. Il 73% di loro dichiara di avere fiducia nella scienza per combattere la pandemia. È questo il quadro che emerge dall’indagine sulla "Cittadinanza scientifica" realizzata da Ipsos per Save the Children sugli adolescenti tra i 14 e i 18 anni
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I giovani si sono informati di più sulle questioni scientifiche in questi mesi di pandemia (67%), ma nonostante questo, spesso si sono sentiti confusi dalle informazioni trasmesse dai mezzi di comunicazione (62%). Hanno comunque le idee chiare: nonostante più della metà degli intervistati (59%) affermi che sia comprensibile che le persone siano spaventate dal vaccino, quasi due adolescenti su tre (64%) sono favorevoli all'introduzione dell'obbligo vaccinale
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Solo un ragazzo su 10 afferma di non avere alcuna intenzione di vaccinarsi. Gli altri o lo hanno già fatto (60%) o hanno dichiarato di volerlo fare (30%) nel momento della rilevazione, ad agosto di quest'anno
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Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia - Europa di Save the Children - spiega che “questi dati della ricerca Ipsos ci confermano la consapevolezza e il senso di responsabilità forte dei giovani, non possiamo continuare a non ascoltarli”
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Dall'indagine emerge anche che la famiglia, molto più della scuola o degli amici, è il luogo in cui si è discusso di vaccini e di ricerca scientifica nell'ultimo anno. Dallo studio è emerso che i contrasti sull'utilità dei vaccini sono scoppiati in 4 famiglie su 10, "almeno qualche volta"

I giovani si dividono quando viene chiesto loro chi dovrebbe prendere le decisioni sulle regole per combattere la pandemia: 3 intervistati su 10 sostengono che debbano essere esclusivamente gli scienziati. Sempre 3 su 10 che debbano essere i politici, dopo aver ascoltato gli scienziati. E altri 3 su 10 affermano che sarebbe meglio fossero i politici dopo aver ascoltato gli scienziati e i cittadini

"Gli adolescenti hanno pagato il prezzo più alto della pandemia: non è stata sottratta loro solo la libertà di muoversi negli spazi, ma quella di pensare al futuro con delle certezze. Si sono trovati tagliati fuori dalla scuola, dalla socialità e da tutti quei punti di riferimento in cui erano cresciuti. Ma hanno mostrato ancora una volta di avere forza e di essere capaci di resilienza", spiega Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children

"A quella fiducia bisogna dare risposte altrettanto concrete perché a questo punto non c’è più tempo: le scelte che farà il Paese oggi delineeranno irrimediabilmente il suo futuro”, conclude Fatarella