A venti anni dalla morte dell'inviata del Corriere della Sera a Kabul, l’omaggio alla condizione femminile nel Paese asiatico. Mattinata (Foggia) la città scelta per la premiazione del 4 settembre
Il XIX premio giornalistico "Maria Grazia Cutuli, per la salvaguardia e la difesa della libertà e del pluralismo dell’informazione” sarà dedicato alle donne afghane. Organizzato a Mattinata (provincia di Foggia) dal Centro culturale Einaudi di San Severo, vuole riportare l’attenzione sulla condizione femminile nel Paese asiatico che in questi giorni è al centro della politica internazionale.
"Una donna per le donne"
Proprio in Afghanistan il 19 novembre del 2001 l’inviata del Corriere della Sera Cutuli fu assassinata insieme con altri tre colleghi per le strade della capitale Kabul. Sono passati venti anni. Le truppe americane e alleate hanno ormai abbandonato quelle terre, lasciando solo il popolo afghano. Diritti, libertà e condizioni sociali ottenuti nel corso di due decenni sono tornati di nuovo in discussione. “Una donna per le donne”, ha detto Nicoletta Tomasone, presidente del Centro Culturale. Sarà, quindi, dedicato a loro il premio che, dopo il rinvio dell’edizione 2020 a causa della pandemia, torna con l’obiettivo di non dimenticare e promuovere la pace.
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Ulivi e novità
“Bisogna continuare a battersi per l’affermazione di diritti fondamentali come quello delle donne che, purtroppo, vengono facilmente dati per scontati”, ha dichiarato il sindaco di Mattinata Michele Bisceglia, ribadendo che la sua città “vuol essere terra di legalità, accoglienza e pace”. Lo scorso 23 giugno Papa Francesco ha ricevuto in dono una scultura raffigurante un ulivo della Pace e, tra le novità, in questa edizione saranno assegnate anche delle pergamene per un “Nuovo Rinascimento” nella speranza che i valori tornino a essere protagonisti.