
Monopattini elettrici, dai limiti di velocità all'uso del casco: allo studio nuove regole
Il dibattito si è riacceso dopo la morte di un 13enne a Sesto San Giovanni, il 30 agosto. I gestori assicurano che non ci sono pericoli e sottolineano che il casco è già obbligatorio per i minori. Ma diversi sindaci e governatori hanno optato per ordinanze ad hoc che limitino ulteriormente l'utilizzo dei mezzi. Ad oggi sono quattro le proposte di legge presentate in Parlamento in materia di sicurezza e di circolazione stradale, ma solo per una di queste è in corso l'esame in commissione a Montecitorio

Dopo la morte di un 13enne caduto dal monopattino elettrico a Sesto San Giovanni il 30 agosto, si è riaccesa la polemica sulle regole relative a questa tipologia di mezzi. In tutto sono cinque i morti da inizio anno a causa di incidenti in monopattino e centinaia i feriti in più di 564 sinistri. Ma i gestori assicurano che non ci sono pericoli e sottolineano che il casco è già obbligatorio per i minori
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La legge in vigore fissa già alcuni vincoli: monopattino non oltre i 25 km orari, limite che scende a 6 nelle zone pedonali, e divieto di circolare su strade extraurbane. Il monopattino poi dev'essere dotato di un campanello, luci bianche e catadiottri posteriori per circolare al buio. Il conducente deve avere 14 anni e se ne ha meno di 18, è obbligatorio l'uso del casco
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Dopo la morte del 13enne nel Milanese, a Sesto San Giovanni il sindaco Roberto Di Stefano ha firmato un’ordinanza che prevede l'obbligo del casco e limiti di velocità di 20 km all'ora sulle piste ciclabili e 5 nelle aree pedonali per i monopattini elettrici
Sesto San Giovanni, casco obbligatorio per chi usa il monopattino
Per Di Stefano “non si può morire a 13 anni cadendo da un monopattino elettrico. E proprio per questo, prima che altri schianti mortali si verifichino sulle nostre strade, sarebbe bene che a Roma affrontassero la questione senza alcun tentennamento"
Monopattini, verso stretta con proposta di legge: vietati ai minori e obbligo di casco
E siccome "non c'è più tempo da perdere - ha aggiunto il sindaco in una nota - : in attesa che il Parlamento approvi al più presto una legge per regolamentare l'uso di questi mezzi (equiparandoli a ciclomotori), che come abbiamo visto in diverse occasioni possono essere davvero pericolosi, abbiamo deciso di intervenire, per quanto di nostra competenza, con l'obiettivo di iniziare a comporre un quadro normativo chiaro e preciso"

Anche la Confarca, confederazione italiana che rappresenta oltre 2.500 scuole guida sul territorio nazionale, chiede di regolamentare la micromobilità con i monopattini elettrici, prevedendo un attestato di abilitazione e l'obbligo del casco. "Il nostro è un sollecito affinché non succedano più tragedie simili - spiega Christian Filippi, segretario nazionale della sezione autoscuole della Confarca - Bisogna regolamentare la micromobilità con regole precise, anche per i monopattini elettrici"

Da più parti si chiede quindi di intervenire a livello nazionale, dopo che alcuni comuni e regioni, come ad esempio Genova e Toscana, hanno preso l'iniziativa stabilendo con ordinanze ad hoc limiti e divieti. "Ben vengano - afferma Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili- le iniziative prese in autonomia da Comuni e Regioni, ma il problema deve essere affrontato e risolto a livello nazionale"

Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, testimone oculare di un incidente avvenuto nella centralissima via del Corso a Roma che per fortuna non ha causato vittime, sostiene che "il settore è senza regole, sembra un Far West. Bisogna intervenire a livello nazionale o si rischia il fai da te"

Ad oggi sono quattro, due alla Camera e due al Senato, le proposte di legge presentate in Parlamento in materia di sicurezza e di circolazione stradale dei monopattini. Solo per una di queste è in corso l'esame parlamentare in commissione a Montecitorio: si tratta del testo presentato da Roberto Rosso di Forza Italia, su cui fino allo scorso 4 agosto alla Camera è stato tenuto un ciclo di audizioni di esperti della materia

Già con la ripresa dei lavori di commissione la prossima settimana si prevede che si faccia il punto per capire come procedere nell'esame, specie dopo gli ultimi incidenti. Il testo prevede che i dispositivi in grado di sviluppare velocità superiori a 20 km/h debbano essere dotati di regolatore permetta di non superare i 6 km/h nelle aree pedonali e i 20 km/h in generale. La proposta di legge limita l'uso del mezzo solo a chi ha 18 anni ed indossi un idoneo casco protettivo ed il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità

Si punta, inoltre, a introdurre l'obbligo di procedere su un'unica fila e a non essere affiancati, il divieto di trasportare altre persone, oggetti o animali, di trainare veicoli, di condurre animali e di farsi trainare da un altro veicolo e l'obbligo di condurre a mano i monopattini da mezz'ora dopo il tramonto nelle strade urbane con un limite di velocità di 30 chilometri orari (km/h)

I gestori che offrono il servizio sharing assicurano che è "alto" il livello di sicurezza. "Grazie alle centrali di gestione da remoto siamo in grado di limitare la velocità a 25 km/h come previsto dalla legge e non è possibile manomettere tale sistema perché manderebbe in blocco i mezzi, che sottolineo sono tutti assicurati", afferma Matteo Tanzilli, presidente di Assosharing

È, inoltre, allo studio una regolamentazione che potrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. "Si tratta di linee guida - spiega Tanzilli - definite dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili in sinergia con gli operatori del settore e l'Anci"