
Covid, salgono terapie intensive e ricoveri: Sicilia e Sardegna a rischio zona gialla
Secondo i dati Agenas del 16 agosto, in Italia la percentuale di posti letto occupati nelle aree critiche è del 5%, nei reparti ordinari è al 6%. Se verrà confermato il trend, le Isole sono vicine al cambio di colore: la Sardegna supera la soglia del 10% nelle terapie intensive (11%), la Sicilia quella del 15% fissata per i reparti ordinari (16%). I dettagli

L'Italia è ancora tutta in zona bianca, ma Sardegna e Sicilia - in base ai nuovi criteri per il passaggio nella fascia di rischio superiore - sono le Regioni più vicine a ritornare in zona gialla

Secondo i dati Agenas, forniti dal ministero della Salute e aggiornati alla serata del 16 agosto, la percentuale di posti letto occupati nelle terapie intensive è del 5% (+1%), mentre quella nei reparti ordinari è stabile al 6%

I parametri in vigore da luglio fissano al 10% e 15% la soglia di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari per il passaggio dal bianco al giallo. Tuttavia, per cambiare fascia bisogna anche superare la soglia dei 50 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti
Covid, in Lombardia 65% adolescenti ha aderito alla campagna
La Sardegna è la Regione con più posti letto occupati in terapia intensiva: sono l'11% del totale (+1%), oltre la percentuale per restare in zona bianca. Cresce di un punto anche il tasso di occupazione nei reparti ordinari, che arriva al 9%
Covid, al via somministrazione vaccini a 12-18 anni senza prenotazione
In Sicilia le terapie intensive sono occupate al 9%, mentre cresce ancora dell'1% il tasso di ricoveri Covid nei reparti ordinari, che ora tocca il 16%: la soglia critica è stata superata
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
Analizzando i dati relativi al periodo 9-15 agosto, le due isole sono anche le Regioni con la più alta incidenza settimanale di nuovi casi ogni 100mila abitanti: 147,93 per la Sardegna e 140,16 per la Sicilia
Covid, Sardegna e Sicilia a rischio zona gialla. VIDEO
Per quanto riguarda i reparti ordinari, le altre Regioni che più si avvicinano alla soglia critica del 15% sono Calabria, che registra un aumento di un punto e arriva al 14%, e la Basilicata, in salita al 10%

Più bassi i dati nelle altre Regioni. Sopra il 5% solo Lazio, Campania (entrambi all'8%) e Toscana (6%). Abruzzo, Emilia-Romagna, Puglia e Valle d'Aosta sono al 5%. Liguria, Marche, le province autonome di Bolzano e Trento si fermano al 4%. Molise e Veneto sono al 3%, mentre Friuli-Venezia Giulia e Piemonte sono al 2%

In generale, i territori che hanno visto un aumento di un punto percentuale del tasso di occupazione dei reparti ordinari sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Veneto. In discesa di due punti il Molise e di uno la provincia di Bolzano

Per quanto riguarda le terapie intensive, i dati più alti - dopo Sardegna e Sicilia - sono quelli di Lazio (7%) e Toscana (6%)

Di seguito i tassi di occupazione nelle altre Regioni, in ordine decrescente: Emilia-Romagna, Liguria e Puglia al 5%; Calabria e Friuli-Venezia Giulia al 4%; Abruzzo, Campania, Marche, Molise e Veneto al 3%; Basilicata, Piemonte e Umbria al 2%

I territori con un aumento del tasso di occupazione delle terapie intensive sono Friuli Venezia-Giulia e Piemonte. Valore in discesa, invece, in Liguria

Non ancora disponibili i dati aggiornati sulle terapie intensive in Valle d'Aosta. Quelli risalenti al 15 agosto registravano lo 0%