Licenziamenti Gkn, l’azienda: “Saremo al tavolo del Mise e al confronto con i sindacati”

Cronaca
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I vertici di Hln Driveline Firenze hanno confermato, in una nota, la disponibilità a partecipare all’incontro organizzato il 15 luglio in prefettura e a quello, il giorno dopo, con le sigle sindacali: “Infondate le notizie su presunto immediato licenziamento a mezzo email”

I vertici di Gkn Driveline Firenze saranno presenti al tavolo organizzato dal Mise il 15 luglio in prefettura a Firenze e hanno dato disponibilità per il 16 luglio ai sindacati e Rsu per "l'avvio della discussione in merito alla decisione di cessare le attività dello stabilimento di Campi Bisenzio”. Lo ha reso noto, con una nota, l’azienda stessa specificando che la comunicazione sulla chiusura è stata comunicata “a mezzo raccomandata, pec ed e-mail, con l'apertura formale della procedura di licenziamento collettivo nel pieno rispetto delle norme”. “Sono pertanto prive di fondamento - ha aggiunto l’impresa - le notizie circa il presunto immediato licenziamento a mezzo e-mail”.

“Rispettosi delle norme”

“La società - ha sottolineato Gkn Driveline Firenze - pienamente rispettosa delle norme di legge e delle procedure giuslavoristiche, ha infatti esercitato le proprie prerogative aprendo una procedura tecnica prevista dalla legge per la chiusura del proprio sito produttivo, dando contestualmente disponibilità alle organizzazioni sindacali per avviare il dialogo volto a identificare eventuali soluzioni che possano minimizzare il più possibile l'impatto sociale della decisione assunta. Durante il periodo di consultazione, tutti i rapporti del personale con la società resteranno in forza fino alla conclusione del processo di consultazione. In nessun caso la società si è discostata da quanto le leggi prevedono in casi simili”.

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La vicenda Gkn

Qualche giorno fa si era diffusa la notizia di 422 lavoratori della multinazionale Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), azienda attiva nel settore della componentistica per auto, licenziati per email. A seguito della notizia della chiusura dello stabilimento, i lavoratori sono entrati nella fabbrica e si sono riuniti in assemblea permanente. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando aveva subito espresso vicinanza ai dipendenti dell'azienda aggiungendo che "il Mise si sta muovendo per verificare le condizioni in cui è avvenuto l'episodio, ma si tratta di modalità che non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle".

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