
Covid, preoccupa variante Delta: dal green pass ai test. Italia prova a fermare i contagi
I timori sono legati in particolare alla risalita del tasso di positività che ieri, 11 luglio, è tornato a sfiorare l’1%. Ma sono diverse le misure che il governo sta prendendo in considerazione per evitare quella che sarebbe la quarta ondata: dalle nuove disposizioni per il green pass alla quarantena di 5 giorni per chi arriva da Paesi a rischio, ecco tutto quello che c'è da sapere

Avanza la variante Delta in Italia ed è per questo motivo che il governo sta discutendo alcune misure per evitare un’impennata dei contagi. Tra queste, il green pass soltanto dopo la seconda dose del vaccino, ma anche una quarantena di 5 giorni per chi torna da Paesi considerati a rischio e un nuovo numero fisso di tamponi per le Regioni
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Ieri, 11 luglio, il tasso di positività è tornato a ridosso dell’1% anche se il numero dei decessi e delle ospedalizzazioni rimangono in trend positivo. Tuttavia appare necessaria una serie di provvedimenti per evitare che, come nell’estate del 2020, gli allentamenti concessi possano compromettere la campagna vaccinale
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Tra le misure anche la richiesta da parte delle autorità di un drastico potenziamento dei controlli sull’uso delle mascherine, che - va ricordato - all’aperto continuano a essere obbligatorie se ci sono assembramenti
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A preoccupare però sono i focolai di variante Delta. Gli studiosi sostengono che “questa variante sta portando a un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”
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Gli scienziati concordano sul fatto che sia "prioritario raggiungere una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”

Da qui alcune delle principali misure studiate dal governo che, tra le altre cose, sta valutando la possibilità di allungare la lista dei luoghi dovrà si potrà entrare soltanto con il green pass, già previsto per stadi, eventi, concerti, banchetti

Sempre in tema green pass, la principale novità potrebbe essere quella del rilascio soltanto al termine dell’intero ciclo vaccinale e non, come avviene attualmente, a 15 giorni dalla prima dose. Potrebbe essere questo un modo per incentivare i più giovani a vaccinarsi

Come già detto, il governo sta studiando il modo di potenziare i controlli sull’uso della mascherina. Posto che, al momento, non c’è la possibilità di eliminare l’obbligo dell’utilizzo negli ambienti chiusi, verranno effettuati maggiori controlli per chi non la indossa all’aperto nei luoghi dove si verificano assembramenti

Sul versante tamponi, il ministero della Salute sta progettando un cambiamento del calcolo dei parametri per la classificazione delle fasce di rischio. Non si esclude infatti che l’aumento dei contagi possa far entrare alcune regioni di nuovo in fascia gialla già nelle prossime settimane

Ad ogni modo, l’equipe dei tecnici che sta discutendo con le Regioni la rimodulazione degli indicatori, sembra voler attualmente proseguire con il metodo del calcolo dell’Rt sul numero di sintomatici modificando però quello relativo ai tamponi effettuati che consente la permanenza in fascia bianca

Al momento, la soluzione più probabile è che venga introdotto l’obbligo di effettuare ogni settimana almeno 150 test ogni 100 mila abitanti

Potrebbe cambiare qualcosa anche per quanto riguarda la quarantena per chi arriva dall’estero: dopo l’aumento di casi in Spagna e Portogallo si sta valutando di introdurre un periodo di isolamento obbligatoria di cinque giorni per chi torna in Italia da questi Paesi

Si tratta di una misura già applicata per chi rientra dal Regno Unito e che i tecnici considerano fondamentale per evitare quanto era accaduto la scorsa estate quando ci fu un’impennata di nuovi contagi provocata proprio dal ritorno incontrollato di chi aveva trascorso le vacanze all’estero. Spagna e Portogallo sono tra le mete preferite dei giovani italiani in vacanza

Eventualità che preoccupa in vista delle riaperture delle scuole il prossimo settembre: questa è la ragione per cui si sta cercando di potenziare la vaccinazione dei più giovani

Infine il capitolo discoteche: il Cts ha già concesso il via libera all’apertura delle sale da ballo e delle discoteche con il green pass, ma non è ancora stata ufficializzata una data. In ogni caso, con l’aumento dei contagi questa riapertura potrebbe non arrivare