Gli Europei di Calcio allontanano i tifosi dalla dieta

Cronaca

Marco Melegaro

Un'indagine di italiani.coop in collaborazione con Nomisma fotografa le cene di queste settimane, in cui il 90% delle persone guarda il match a casa. In testa alle preferenze cibi calorici e bibite gassate

Pizza, patatine, gelato, noccioline, birra… Complici le eccellenti prestazioni della Nazionale di Mancini, per gli Europei ogni dieta sembra sospesa. Nell’indagine fatta da italiani.coop in collaborazione con Nomisma tra il 17 e il 25 giugno emerge che street food e bevande gassate la fanno da padrone tra gli spettatori dei match di calcio. Il sondaggio è stato effettuato su un campione rappresentativo della popolazione. Si tratta di 1.000 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il salutismo in pausa dunque per una delle passioni più italiane che ci siano, il calcio. Troneggiano i carboidrati nelle scelte degli italiani che si distendono sul divano per seguire i match calcistici che assegnano il primato continentale. Nel comfort food si impone la pizza con un 66% dei favori. E’ seguita da patatine o pop corn (48%) e gelato (47%). Un italiano su tre (34%) opta invece per hamburger e panini o in alternativa per stuzzichini come pistacchi, noccioline e salatini. Il tutto accompagnato da birra (67%) e bevande gassate (54%). Si impongono tuttavia alcuni distinguo che dipendono dalle fasce d’età. I più giovani (Young Millennians e generazione X) portano in tavola piatti esotici come kebab (28%) sushi (23%) e poke (20%) o per esempio si affidano ad uno spritz.

Gli effetti della pandemia si fanno sentire

Anche per l’atavica passione del pallone si possono scorgere i segni della pandemia. Il 90% di chi ha preso parte all’indagine, ha dichiarato che seguirà le partite della fase finale degli Europei restando a casa. Non molti sembrano dunque optare per i maxischermi di bar e piazze. Il bilancio del sondaggio evidenzia pochi bar, pochi pub e poche piazze nel post Covid italiano… Il 45% degli intervistati addirittura segue i match in solitaria e in ossequio ad una sorta di rito laico anche in rigoroso silenzio, quasi fosse dentro un cinema. Un altro 45% tifa sì in casa ma con amici e parenti. C’è poi un 5% di irriducibili tifosi che si è trovato pronto a guardare le partite dall’ufficio durante i match pomeridiani. Il pensiero va a Fantozzi ma chi ha risposto si è descritto non in poltrono ma in scrivania, insomma in panni da lavoro…

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