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Mugello, bambino ritrovato: piccolo Nicola dimesso dall'ospedale. Ancora indagini

Cronaca
©Ansa

Il bimbo di 21 mesi che aveva fatto perdere le sue tracce, è stato rintracciato il 23 giugno e sta bene. "Questa mattina, trascorse le 24 ore necessarie per l'osservazione, le sue condizioni sono apparse buone ed è stato quindi dimesso", scrive l'ospedale Meyer in una nota. La procura, intanto, ha aperto un fascicolo per la scomparsa, senza alcun indagato. Rimangono ancora alcuni punti della vicenda da chiarire

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Nicola, il bimbo di 21 mesi ritrovato vivo ieri nei boschi di Palazzuolo sul Senio dove era scomparso per quasi due giorni, è stato dimesso questa mattina dall'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove era stato ricoverato in osservazione. "Ha trascorso una notte tranquilla in uno dei letti dedicati all'osservazione breve all'interno del pronto soccorso. Ha riposato insieme alla mamma. Questa mattina, trascorse le 24 ore necessarie per l'osservazione, le sue condizioni sono apparse buone ed è stato quindi dimesso", scrive il Meyer in una nota. Il bambino, come è emerso dopo il ritrovamento, avvenuto grazie a un giornalista, aveva camminato fino a spingersi da solo a oltre 3 km da casa. La procura, intanto, ha aperto un fascicolo per la scomparsa, senza alcun indagato: ora valuterà gli accertamenti dei carabinieri che hanno escluso altre ipotesi rispetto a quella dell'allontanamento. Rimangono però ancora alcuni punti oscuri da chiarire. Intanto è emerso che lo scorso anno anche il fratello di Nicola si allontanò da casa per circa un'ora, fu riportato a casa da un vicino: anche questo episodio è oggetti degli accertamenti in corso.

Il percorso del piccolo Nicola

Il bimbo era uscito di casa la sera, con l'ultima luce estiva e con la luna quasi piena. Il 21 giugno lo avevano messo a letto verso le 18 e avrebbe dovuto dormire fino al mattino dopo. Invece, come ricostruito da suo padre, Leonardo Tanturli, pare che il piccolo abbia emulato il fratellino più grande, 4 anni. Ha raggiunto in altezza la maniglia della porta di casa, tenuta chiusa ma non a chiave, si è aggrappato con un saltello, l’ha aperta ed è uscito. Indossando i sandaletti con cui è stato ritrovato, ha percorso la mulattiera in salita, andando verosimilmente a trovare le capre, 100 metri poco sopra. Poi è sparito per oltre 30 ore da tutti i 'radar'.

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Il ritrovamento

Quando è stato ritrovato aveva sete e fame, e diceva “mamma”, quando lo ha sentito l'inviato della Rai che l’ha individuato, il quale ha avvisato i carabinieri, intervenuti coi luogotenenti comandanti di stazione Danilo Ciccarelli e Danilo Porfida. Nicola era salvo, in una scarpata trenta metri sotto la mulattiera, fermato dalla vegetazione, a 1 km e mezzo da Quadalto. Dopo il ritrovamento è stato portato in ospedale a Firenze, in elicottero, dove a parte qualche graffio i medici lo hanno trovato in buone condizioni. Il padre lo ha abbracciato in ambulanza: “È un bambino forte e ha resistito, abbiamo passato ore di disperazione", ha detto Leonardo Tanturli.

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I punti da chiarire 

Alcuni punti della vicenda rimangono ancora da chiarire. Come scrive il Corriere, uno di questi riguarda i sandali che il piccolo aveva addosso quando è stato ritrovato: il bimbo è stato messo a letto indossando le scarpe? O li ha calzati da solo, se possibile, prima di uscire? Un altro punto riguarda il fatto che Nicola è stato ritrovato in una zona dove "l’erba non era schiacciata, la mia impressione è che lì non avesse passato la notte", come spiega il luogotenente Ciccarelli. Mentre sulla segnalazione della scomparsa, i genitori riferiscono che lunedì sera alle 24 il piccolo non c’era più. Lo hanno cercato e hanno dato l’allarme alle 9 del giorno successivo. Le ricerche sarebbero quindi state fatte attivare solo 9 ore dopo la scomparsa. Infine il sangue: i carabinieri ne hanno trovato tracce in corrispondenza della porta di casa del bambino. Ora dovrà essere accertato se corrisponde a quello di Nicola.

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Lo scorso anno anche il fratello di Nicola si allontanò da casa

Lo scorso anno anche il fratello di Nicola, che aveva all’epoca tre anni, si allontanò da casa, riporta sempre il Corriere.  L'allontanamento durò circa un'ora, poi il bimbo fu visto in zona dal vicino che lo riportò a casa. La circostanza è emersa in queste ore e adesso la Procura sta approfondendo la vicenda. L’episodio non è satto mai oggetto di indagini perché non fu dato l’allarme.