Covid, Giappone allenta restrizioni, ma non ancora a Tokyo
Il governo giapponese si appresta a sospendere lo stato definito di 'quasi emergenza' in tre prefetture del Paese, in linea con il calo delle infezioni da Covid e l'abbassamento del tasso di criticità delle strutture ospedaliere. Le restrizioni in Gunma, Ishikawa e Kumamoto, verranno rimosse a partire da lunedì, mentre si attende la prossima settimana per altre 5 prefetture, Saitama, Chiba, Kanagawa, Gifu e Mie, così come i 10 territori più colpiti - tra cui Tokyo e Osaka - dove è in vigore la versione completa dello stato di emergenza fino al 20 giugno. La differenza tra i due provvedimenti si basa essenzialmente sull'entità delle sanzioni che vengono comminate dalle autorità alle attività commerciali che non rispettano le linee guida. La curva dei contagi da coronavirus in Giappone è in graduale flessione, con 2.046 casi a livello nazionale nelle ultime 24 ore, da una media di 6.000-7.000 casi giornalieri a inizio maggio. Tokyo ha segnalato 439 infezioni, portando la media settimanale ai minimi in due mesi. Con l'inizio delle Olimpiadi previsto a poco più di un mese, e con l'avvicendarsi delle elezioni politiche in autunno, l'esecutivo sta tentando con ogni mezzo di velocizzare la campagna vaccinale dopo un flemmatico avvio. Nella giornata di giovedì è stato raggiunto il traguardo delle 20 milioni di inoculazioni che rappresentano il 12% della popolazione, perlopiù residenti con più di 65 anni di età. Tuttavia, le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino non superano il 4% dei circa 126 milioni di abitanti. La cerimonia di apertura dei Giochi è in calendario per il 23 luglio.