Restano in campo tutte le ipotesi sul decesso di Elena Livigni Gimenez, 21enne italo-spagnola precipitata dal balcone di un hotel sull’isola delle Baleari assieme al compagno nella notte tra il 2 e il 3 giugno. Fonti vicine alla giovane, riporta Il Corriere della Sera, si dicono però convinte della responsabilità del ragazzo. L’Interpol parlerebbe di un violento litigio tra i due prima del decesso
Suicidio oppure omicidio. Le ipotesi sulla morte di Elena Livigni Gimenez, la giovane italo-spagnola 21enne che ha perso la vita insieme al fidanzato cadendo giù dal balcone dell’hotel Torre del Mar di Ibiza nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 giugno, non sono ancora state chiarite dal Cuerpo Nacional de Policía spagnolo. Si attende ancora l’autopsia sui corpi. Le amiche della ragazza, però, esprimono perplessità sull’ipotesi suicidio.
Chi erano i due ragazzi
Gimenez aveva la doppia cittadinanza italiana, per le origini del padre, e spagnola, per quelle della madre. Era nata in Spagna, nel 1999, a Cartagena, dove risiedeva la madre originaria di Manchester. Il fidanzato, cinque anni più grande, era invece registrato sia all’anagrafe spagnola che a quella marocchina. Gimenez si era trasferita a Barcellona, dove studiava Global Governance alla prestigiosa Esade – Escola Superior d’Adiminstració i Direcció d’Empreses. Prima di andare in Spagna, viveva con i genitori in Italia, a Milano, dove aveva frequentato il liceo Setti Carraro. Anche il fidanzato viveva a Barcellona, dove frequentava l’università.
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Le amiche di Gimenez escludono l’ipotesi suicidio
Come riporta Il Corriere della Sera, le amiche italiane di Gimenez escludono l’ipotesi suicidio. Potrebbe invece essere stato il ragazzo a spingerla giù dal terrazzo dell’albergo a due passi dalla località turistica di Playa d’en Bossa. Oppure, Gimenez potrebbe aver deciso di saltare dal balcone nel tentativo di scappare a un’aggressione del fidanzato. Le amiche della ragazza si dicono convinte di questo perché Gimenez era impegnata a costruire il proprio futuro, con studi accademici e corsi di lingua, non avrebbe mai mostrato la propensione al suicidio e stava progettando di viaggiare in diversi Paesi del mondo con l’allentamento delle restrizioni anti Covid-19. Fonti vicine all’Interpol - riporta sempre Il Corriere della Sera - parlerebbero di un violento litigio, udito anche dal personale dell’hotel, prima che la giovane coppia precipitasse nel vuoto.
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La giornata di lutto
Lo scorso 4 giugno il comune di Ibiza ha osservato cinque minuti di silenzio presso lo spazio Casal de la Igualtat per la morte della ragazza. Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco dell’isola Rafa Ruiz. Sul sito della municipalità, nonostante le indagini siano ancora in corso, si parla di “ragazza assassinata”.