La procura di Tempio Pausania ha chiesto che il figlio del fondatore del Movimento Cinque Stelle e gli amici accusati di aver abusato di una ragazza durante l’estate 2019 vadano a processo. La prossima udienza è stata fissata per il 25 giugno
La procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, e per Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, i suoi tre amici indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza italo norvegese. La prossima udienza è stata fissata per il 25 giugno. I fatti risalgono all’estate del 2019 e sarebbero avvenuti nell'abitazione della famiglia Grillo a Porto Cervo, in Costa Smeralda.
Gli interrogatori
Ciro Grillo è stato sentito dai carabinieri di Genova. Oltre a lui dovevano essere sentiti anche Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, ma i due ragazzi - dopo aver chiesto di essere interrogati per la terza volta in due anni - hanno rinunciato. I loro legali avevano chiesto di parlare davanti alla Procura di Tempio Pausania, ma l’audizione è stata spostata agli uffici giudiziari del capoluogo ligure, dove i ragazzi sono residenti. Ciro Grillo, Capitta e Lauria sono accusati di aver abusato anche di un’amica della studentessa che li ha denunciati e di aver scattato una serie di foto oscene mentre lei dormiva.
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Le indagini difensive
Intanto, i difensori degli indagati stanno conducendo accertamenti sulle celle telefoniche agganciate dai protagonisti in diversi orari, per capire quanto tempo la vittima della presunta violenza abbia trascorso con i suoi aggressori. I legali puntano a definire con precisione gli spostamenti e le relative tempistiche degli indagati. Nelle scorse settimane Beppe Grillo aveva pubblicato un video sul suo blog che aveva scatenato numerose polemiche. Il comico aveva ribadito che il rapporto era stato consenziente.