Secondo quanto riporta il "Corriere della Sera", la frase comparirebbe negli scambi tra il figlio del garante del Movimento Cinque Stelle e i suoi tre amici dopo il presunto stupro, risalente a luglio 2019, di una studentessa italo-norvegese. Per i quattro, accusati di violenza sessuale, i rapporti furono consenzienti
"Che è successo?", si legge nella chat. "È stato forte", la risposta. Oppure: "Poi ti dico fra', so' stanchissimo". Qualcuno chiede "Ma com'era?", e uno dei ragazzi scrive "Mah... niente di che". "All'inizio sembrava che non volesse", si legge ancora. Sono alcuni dei messaggi che, secondo il Corriere della Sera, Ciro Grillo e i suoi amici si sarebbero scambiati dopo il presunto stupro di una studentessa italo-norvegese in Sardegna nel luglio 2019, in seguito a una serata in discoteca.
La vicenda
Durante una serata passata al Billionaire di Porto Cervo, la studentessa italo-norvegese e una sua amica conoscono quattro ragazzi genovesi: Ciro Grillo (figlio di Beppe, garante del Movimento Cinque Stelle), Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Il gruppo le invita a una spaghettata nella villetta presa in affitto per le vacanze. Le ragazze, che non trovano un taxi per tornare al loro bed&breakfast, accettano l'invito, con la promessa di essere successivamente riaccompagnate a casa. È il mattino del 17 luglio 2019, e da lì in poi quel che succede è contenuto in un fascicolo della Procura di Tempio Pausania.
leggi anche
Caso Ciro Grillo, genitori ragazza: video gira tra amici come trofeo
Le accuse
A inizio maggio i magistrati hanno chiuso per la seconda volta le indagini sulla vicenda, dopo una prima chiusura a novembre 2020. I quattro ragazzi sono accusati di violenza sessuale nei confronti della studentessa. Grillo, Lauria e Capitta sono accusati di violenza sessuale anche nei confronti di una seconda ragazza - l'amica della giovane italo-norvegese - per tre foto che hanno scattato mentre lei dormiva. La studentessa aveva denunciato tutto dopo una settimana dalla presunta violenza, al suo rientro a Milano. Secondo i quattro, invece, i rapporti furono consenzienti.