Zona bianca, Fedriga: “Presto linee guida per le Regioni, confronto tra governatori”
Tutta Italia è in zona gialla, ma a partire da giugno il Paese inizierà a colorarsi di bianco, partendo da Molise, Friuli Venezia-Giulia e Sardegna. Il presidente della Conferenza delle Regioni ha parlato della possibilità di istituire un tavolo di lavoro per creare regole condivise sulla fascia con il minor rischio di contagio da coronavirus. Coprifuoco, mascherine, distanziamento: ecco cosa sappiamo finora
Da oggi, lunedì 24 maggio, tutta Italia è in zona gialla. Il calo di contagi e decessi, il proseguire della campagna vaccinale e il conseguente alleggerimento della pressione sulle strutture ospedaliere permettono di dire che da inizio giugno il Paese inizierà a colorarsi anche di bianco. Quali sono le regole che valgono nella zona di rischio più bassa di tutte?
Coronavirus in Italia e nel mondo, le news del 25 maggio
Sul punto è intervenuto il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga, che ha detto: “Di regole sulla zona bianca non ce ne sono moltissime. Ci stiamo confrontando con i governatori le cui Regioni dovrebbero passare per prime in questa fascia”
Zona bianca, quali regioni potrebbero ottenerla e quando
I territori che potrebbero lasciare per primi la zona gialla sono Friuli Venezia-Giulia, Molise e Sardegna. Fedriga ha dichiarato che i governatori stanno discutendo per “capire se mettere in campo misure condivise. Fra qualche giorno raggiungeremo un’ipotesi di lavoro sulla quale mi auguro poter partire la prossima settimana”
Italia in zona gialla, primo week-end con coprifuoco alle 23. FOTO
Istituito lo scorso gennaio, il bianco è un traguardo che fino a oggi è stato raggiunto solo dalla Sardegna nel mese di marzo, prima che l’isola tornasse di nuovo gialla, arancione e rossa
In area bianca non sono applicabili le misure restrittive su spostamenti e attività previste per le zone degli altri colori, fatta salva la possibilità di adottare regole particolari
Mascherine, distanziamento, sanificazione e areazione dei locali sono, di fatto, gli obblighi che, stando alla normativa elaborata fino a oggi, vanno osservati anche in zona bianca
Cade invece il coprifuoco. Ci si può spostare anche dopo le 23, mentre la road map delle riaperture del governo Draghi prevede lo spostamento del divieto di circolazione notturna alle 24 a partire dal 7 giugno e l’eliminazione definitiva su tutto il territorio nazionale a partire dal 21 giugno
Per poter aspirare alla zona bianca, le Regioni devono avere un’incidenza settimanale di contagi da coronavirus inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, per almeno tre settimane consecutive
Oltre a Friuli Venezia-Giulia, Molise e Sardegna, sembra certo che nelle prossime settimane (probabilmente dal 10 giugno) anche Liguria, Veneto e Abruzzo entreranno in zona bianca
Il Molise, secondo l’ultimo monitoraggio sull’incidenza del contagio da coronavirus, contava 20 casi ogni 100mila abitanti; il Friuli 24, la Sardegna 25; Abruzzo 42; Liguria 43 e Veneto 45
Se l'incidenza continuerà a scendere, il 17 giugno anche Lombardia, Lazio, Piemonte, Sicilia, Calabria, Marche, Emilia-Romagna e la provincia autonoma di Trento potrebbero entrare in zona bianca
Il resto del Paese potrebbe finire nella zona di rischio più basso entro la fine di giugno, probabilmente il 21, escluse forse le tre regioni che hanno al momento il livello di incidenza più alto: Valle d'Aosta (156), Basilicata (120) e Campania (146)