
Covid, oggi si torna a scuola: sei alunni su dieci a lezione in presenza
Sono circa 5,3 milioni gli studenti di asili, elementari e primo anno delle medie a rientrare negli istituti, anche nelle zone rosse, per effetto del decreto del 1° aprile. Nelle zone arancioni dal secondo anno delle medie in poi presenza almeno al 50%. Il ministro Bianchi: "Stanziati 150 milioni, anche per il supporto psicologico". I prefetti valuteranno impatto rientro su trasporti

Rientrano oggi a scuola per seguire le lezioni in presenza circa 5,3 milioni di alunni di asili, elementari e studenti del primo anno delle medie, anche nelle zone rosse, per effetto del decreto del governo del 1° aprile: circa il 62% degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie
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Il nuovo decreto Covid varato dal governo infatti prevede la scuola in presenza nelle zone arancioni fino alla prima media e dalla seconda media e per tutto il ciclo scolastico delle superiori la presenza almeno al 50%
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Mentre nelle zone rosse frequenteranno tutti gli alunni fino alla prima media, dad dalla seconda media in poi
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Le disposizioni del decreto non possono essere derogate da ordinanze locali dei presidenti delle regioni o dei sindaci "tranne che in casi di natura eccezionale legati alla presenza di focolai o ad un grado estremamente elevato di rischio di diffusione del virus e delle relative varianti"

I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio

Non capitava che ci fossero tanti alunni nelle classi dal febbraio scorso, quando in presenza si erano sfiorati i 7 milioni in classe. A partire dal 2 marzo invece il numero degli alunni a scuola ha oscillato tra 800mila e 1,6 milioni, con una isolata punta di 2,8 milioni (il 6 marzo)

"È un grande segno di fiducia nel Paese", ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. "I ragazzi vanno al 50% nelle zone arancioni ma stiamo lavorando tutti moltissimo perchè possano tornare tutti nelle loro scuole il prima possibile"

"Il governo ha stanziato 150 milioni che abbiamo già dato alle scuole", ha poi spiegato il ministro Bianchi. "Serve per rafforzare le regole che tutti conosciamo, dal gel al distanziamento alle mascherine, ma anche per iniziative di supporto psicologico fondamentali dopo un periodo così lungo e così difficile"

Con il riavvio della scuola in presenza tornano di attualità le misure di sicurezza sui mezzi pubblici: anche nelle zone rosse i prefetti dovranno valutare l'impatto sul sistema del trasporto pubblico locale. A indicarlo è una circolare firmata dal capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, Bruno Frattasi. I valori di riferimento sono quelli del Dpcm del 2 marzo scorso che prevedono "un riempimento di quelli adibiti al trasporto pubblico locale non superiore al 50% dei posti e un riempimento dell'80% per i mezzo di trasporto scolastico dedicato"

Intanto ci sono già le prime eccezioni alle norme sulle riaperture: il sindaco di Macomer (Nuoro), vista l'impennata di contagi, ha deciso di sospendere le lezioni in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado da domani fino al 14 aprile. In Puglia, per gli alunni dalla scuola dell'infanzia alla prima classe delle secondarie di primo grado, i dirigenti scolastici stanno raccogliendo le richieste delle famiglie che sceglieranno la dad, come prevede l'ultima ordinanza regionale

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